apoli nobilissima
RIVISTA DI TOPOGRAFIA ED ARTE NAPOLETANA
Vol. XII.
Fasc. VI.
UN ARMADIO DI CAROLINA MURAT
NELLA REGGIA DI NAPOLI
Carolina Bonaparte aveva avuta dalla natura una grande
passione pel lusso e pei godimenti: e le ristrettezze in cui
aveva passata la prima giovinezza gliel'avevano accresciuta.
Durante la dimora a Marsiglia nel 1792 aiutava la madre e
le sorelle nelle più umili faccende domestiche e fino nella
cucina. Ma la rapida carriera del fratello le porse il modo
di soddisfare alla sua inclinazione, e la fortuna la fece in-
contrare in un marito che aveva, in questo almeno, gli
stessi suoi gusti. Gioacchino Murat, che ella sposò nel 20
gennaio 1800, insieme con tante buone doti d'ingegno, di
bontà, di valore, aveva dei curiosi difetti. Troppo ricer
cato nel vestire, portava i capelli lunghi ed inanellati che
gli cadevano sulle spalle. Dopo che fu creato granduca di
Berg, cominciò ad usare gli abiti più eccentrici e strava
ganti che si potessero vedere, inventati dalla sua fervida
fantasia.
Nel novembre 1808, per la sua entrata in Varsavia, por
tava un gran berretto di velluto ornato di penne di struzzo
con fermaglio di brillanti 0), stivali gialli, abito cremisino
spada dorata di forma antica, sospesa ad un cordone di
seta con fermagli d'oro, e giacca verde guernita di pellic
cia sulle spalle: il cavallo era coperto da una pelle di tigre!
La sua bravura, il coraggio ed il sangue freddo mostrato
sui campi di battaglia gli potevano solo far perdonare il
ridicolo dei suoi abbigliamenti. L'imperatore Napoleone,
suo cognato, lo chiamava il Frasconi della grande armata (2).
Durante il Consolato e poi nei primi anni dell'Impero,
Carolina, come granduchessa di Berg, abitava il palazzo
(1) In quell'epoca Carolina Murat disse alla Duchessa d'Abrantes,
che il marito in soli quattro mesi avea speso ventisettemila lire pei
suoi pennacchi! (Cf. Duchesse d'Abrantes, Memoires, Paris, 1831,
IX, 355).
(2) Franconi era il direttore di un circo equestre di Parigi, che go-
deva gran fama durante il primo Impero.
dell'Eliseo a Parigi, dove spiegava un lusso anche mag-
giore delle principesse dell'antico regime: le pareti della
sua camera da letto erano coperte di raso color di rosa,
colle cortine del letto e delle finestre della stessa stoffa,
guarnite di finissimi merletti molto alti (V. Era la regina
delle feste, dei balli e delle cacce (2).
Carolina era molto bella, e la sua attrattiva principale
erano la bianchezza e la freschezza della carnagione; per-
ciò avea scelto pei suoi abiti il color rosa ed i ricami di
argento, che la andavano a meraviglia.
Quando nel 1808 fu fatta regina di Napoli, temette che
la sua nuova reggia non fosse mobiliata convenientemente (3),
(1) Madame de Rémusat, Memoires, II, 132.
(2) « En avril 1812 la reine Caroline a deux costumes de chasse,
« et ce sont les merveilles du monde. Brode en argent plein au crochet,
« bordé de galon et liseré de point ture c'est l'un: il vaut quarante
« louis. L'autre plus riche est de cachemire rouge brodé d'or fin, et
« tombe sur une amazone de percale lamée d'or; la reine le paye
. <quinze cent francs... Si Murat par ses costumes extravagants avait
a mérité le sobriquet de roi Franconi, Caroline qui imitait ce travers
« de son mari se donnait l'air d'une reine de cirque ». Bouchet, La
toilette à la Cour de Napoléon, p. 83.
(3) Che i timori della regina Carolina erano un po' esagerati, che
cioè anche Ferdinando IV non aveva mancato di arredare con decoro
gli appartamenti dei suoi palazzi, può trovarsi una prova in questo do-
cumento che trascriviamo dal fascio 961, inventario 3.°, delle carte di
Casa Reale ora conservate nell'Archivio di Stato:
a Misura ed apprezzo delli lavori d'intagli eseguiti dall'Intagliatori D. Ni-
cola e D. Pietro Fiore per li reali appartamenti del Real Palazzo della
R. Villa Favorita sita in Resina.
I Appartamento. Camera contingua a sinistra del portone coll'aspetto
sulla strada
Cornice pel quadro dei giuochi olimpici situato nel muro in testa
di detta camera — a tre ordini di intagli consistentino in un bastone
intagliato con foglie di alloro con cordoncino con fettuccia avvolta e
nel perimetro interno di detta cornice da una gola intagliata da fo-
glie, tutto ricavato nel legname di teglia ai quattro lati due. 43.13%
Galleria
4 piedi di tavolino semicircolari, ognuno composto da 4 piedi a pi-
ramide cilindriche rovesciate, ornati da scanalature, rosette e foglia-
mi, con suo corrispondente cassonetto fregiato da un meandro di fo-
gliami .duc. 80.—
Camera a sinistra a quella del bigliardo
Rifazione di un tremò .duc. 56.—
Piede di tavolino simile agli altri .duc. 20.—
Due soprapporti.duc. 44.—