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NAPOLI NOBILISSIMA
miletto, vico della Cesarea, via della Cesarea, strada del-
l'Infrascata, salita degli Studi, largo del Mercatello, e finiva
alla strada fuori Porta Medina. » L'undecimo quartiere
era detto di S. Aniello, e cominciava « dalla Porta Sciu-
scella, pel largo del Mercatello, salita degli Studi, strada
degli Studi, largo delle Pigne, porta S. Gennaro, strada In-
curabili, strada S. Paolo, strada Tribunali, strada S. Pietro
a Majella fino a Porta Sciuscella. » Il quartiere di S. Chiara,
il dodicesimo, da S. Maria la Nova, « pel vico Madonna
delPajuto, strada dell'Ecce Homo, strada Banchi nuovi,
strada Cannelora, largo S. Giovanni Maggiore, vicoletto
Mezzocannone, vico Mezzocannone, largo S. Domenico,
vico S. Domenico, strada dei Tribunali, strada S. Pietro
a Majella, strada Sciuscella, largo dello Spirito Santo, strada
Toledo, strada S. Anna dei Lombardi e strada Monteoliveto
fino alla Chiesa di S. Maria la Nova. » Il tredicesimo, cioè
il quartiere Stella, cominciava « dagli studi per la salita
di S. Teresa, strada S. Agostino, Imbrecciata della Sa-
nità, strada dell'Arena della Sanità, strada dei Vergini,
strada fuori Porta S. Gennaro, largo delle Pigne sino alla
strada degli Studi. Il Quartiere di Mater Dei, che era il
quattordicesimo, andava « dall'Infrascata, per la strada San
Mandato sino alla Salute, strada Salute, largo Petroni, vico
dei Troni, Salita Maruccelli, strada delle Fontanelle, Im-
brecciata della Sanità, strada S. Agostino e strada S. Teresa
sino alla strada dell'Infrascata ». Il quindicesimo era detto
della Sanità e cominciava dalla strada delle Fontanelle, per
la strada Arena della Sanità, dei Cristallini, gradini di Ca-
podimonte sino al Presepe, « s'imboccava al vicolo dirim-
petto », saliva pei Pirozzi « calava per la cupa che cor-
risponde a S. Gennaro dei Poveri » e per l'Arena Sanità
finiva alle Fontanelle. Il Quartiere dei Miracoli era il se-
dicesimo, e cominciava dalla Porta S. Gennaro, proseguiva
per la strada dei Vergini, strada dei Cristallini, Gradoni
di Capodimonte e « tirando una linea esce dietro il Re-
clusorio », strada Foria e strada fuori Porta S. Gennaro.
Il decimosettimo quartiere era detto della Vicaria, e aveva
principio dalla piazza del Tribunale, andava per la strada
dei Tribunali, vico della Pace, strada Egiziaca, strada Porta
Nolana, via del Vasto, Porta Capuana sino alla piazza dei
Tribunali. Il decimottavo quartiere, chiamato di S. Giovanni
a Carbonara, dalla Porta Capuana andava per la strada dei
Fossi e Porta Capuana, S. Anna a Porta Capuana, strada
Pontenuovo, strada Carbonari, S. Giovanni a Carbonara,
vico S. Giovanni a Carbonara, Orticello, vico Campanile
dei SS. Apostoli, vico Grotta della Marra, vico Sedile Ca-
puano, strada dei Tribunali, piazza dei Tribunali fino a
Porta Capuana. Il quartiere dell'Arcivescovado era il deci-
monono e cominciava dalla strada S. Paolo, e pel vico de-
gli Incurabili, strada degli Incurabili, Orticello, vico Cam-
panile dei SS. Apostoli, vico Grotta della Marra, vico della
Cava e strada dei Tribunali, ritornava alla strada S. Paolo.
Il ventesimo si chiamava di S. Antonio Abate, ed era com-
preso dalla linea che da S. Anna a Porta Capuana, per la
strada dei fossi, la strada Foria fino all'Arenaccia, andava
per la strada Arenaccia fino al ponte di Casanova e giun-
geva a S. Anna a Porta Capuana. Il quartiere di S. Ago-
stino della secca, era nominato il ventunesimo, e princi-
piava alla strada dei Tribunali, andava pel vico della Pace,
strada dell'Egiziaca, vico Grande, largo dell'Olmo, vico dei
Candelari, strada Pendino, strada Sellaria, vico Ferri vecchi,
vico Chiazzullo, vico Pensieri, strada Vicaria vecchia, vico
dei Majorani, strada dei Tribunali fino al vico della Pace.
Il ventiduesimo era il quartiere di S. Severino che an-
dava dal vico Mezzocannone per S. Pietro a Fusariello,
strada S. Aniello dei Grassi, strada S. Caterina Spina Co-
rona, largo Portanova, strada S. Biagio dei Taffettanari,
strada della Sellaria, vico Ferri vecchi, vico Chiazzullo,
vico Pensieri, strada Vicaria vecchia, vico dei Majorani,
strada dei Tribunali, vico S. Domenico fino al vico di
Mezzocannone. Il ventitreesimo quartiere era quello del
Carmine, e cominciava dalla Strada Nuova, e pel Capo
di Napoli, vico Muraglie, vico dei Catari, strada S. Eligio,
piazza del Mercato, vico dei Sorci, largo dell'Olmo, vico
Grande, strada Egiziaca, strada Porta Nolana, Borgo di
di Loreto, compresi i vicoletti verso le paludi, largo del
Ponte della Maddalena, Marinella, strada Nuova fino al
Capo di Napoli. Ed in ultimo il ventiquattresimo quar-
tiere, detto degli Orefici, da Porta di Massa, per S. Pietro
Martire, S. Pietro a Fusariello, S. Aniello dei Grassi, S. Ca-
terina Spina Corona, largo Portanova, strada S. Biagio dei
Taffettanari, strada della Sellaria, strada del Pendino, vico
dei Candelari, vico dei Sorci, piazza del Mercato, strada
S. Eligio, vico dei Catari, vico Muraglie, Capo di Napoli,
strada Nuova sino a Porta di Massa.
I ventiquattro quartieri erano riuniti in sei gruppi, ed
ogni gruppo dipendeva da un Ufficio Centrale. I quartieri
di Chiaja, Pizzofalcone, Alabardieri, S. Anna di Palazzo
dipendevano dall'Ufficio di S. Caterina; i quartieri di San
Giacomo, Monteoliveto, Dogana e Montecalvario dall'Uffi-
cio di S. Giacomo; i quartieri di Pignasecca, Avvocata,
S. Chiara e S. Aniello dall'Ufficio di Caravaggio; i quar-
tieri della Stella, Mater Dei, Sanità e Miracoli, dall'Ufficio
di S. Agostino degli scalzi; i quartieri di Vicaria, S. Gio-
vanni a Carbonara, Arcivescovato e Sant'Antonio Abate
dall'Ufficio dei SS. Apostoli; ed infine quelli di S. Seve-
rino, S. Agostino, Carmine ed Orefici dall'Ufficio di Santo
Agostino.
Per determinare la tassa da pagarsi per ciascuna lettera
della Piccola posta, furono stabiliti i luoghi di prima e di
seconda distanza. Erano di prima distanza: i Granili al
Ponte della Maddalena, Poggioreale, Capodichino, Conoc-
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miletto, vico della Cesarea, via della Cesarea, strada del-
l'Infrascata, salita degli Studi, largo del Mercatello, e finiva
alla strada fuori Porta Medina. » L'undecimo quartiere
era detto di S. Aniello, e cominciava « dalla Porta Sciu-
scella, pel largo del Mercatello, salita degli Studi, strada
degli Studi, largo delle Pigne, porta S. Gennaro, strada In-
curabili, strada S. Paolo, strada Tribunali, strada S. Pietro
a Majella fino a Porta Sciuscella. » Il quartiere di S. Chiara,
il dodicesimo, da S. Maria la Nova, « pel vico Madonna
delPajuto, strada dell'Ecce Homo, strada Banchi nuovi,
strada Cannelora, largo S. Giovanni Maggiore, vicoletto
Mezzocannone, vico Mezzocannone, largo S. Domenico,
vico S. Domenico, strada dei Tribunali, strada S. Pietro
a Majella, strada Sciuscella, largo dello Spirito Santo, strada
Toledo, strada S. Anna dei Lombardi e strada Monteoliveto
fino alla Chiesa di S. Maria la Nova. » Il tredicesimo, cioè
il quartiere Stella, cominciava « dagli studi per la salita
di S. Teresa, strada S. Agostino, Imbrecciata della Sa-
nità, strada dell'Arena della Sanità, strada dei Vergini,
strada fuori Porta S. Gennaro, largo delle Pigne sino alla
strada degli Studi. Il Quartiere di Mater Dei, che era il
quattordicesimo, andava « dall'Infrascata, per la strada San
Mandato sino alla Salute, strada Salute, largo Petroni, vico
dei Troni, Salita Maruccelli, strada delle Fontanelle, Im-
brecciata della Sanità, strada S. Agostino e strada S. Teresa
sino alla strada dell'Infrascata ». Il quindicesimo era detto
della Sanità e cominciava dalla strada delle Fontanelle, per
la strada Arena della Sanità, dei Cristallini, gradini di Ca-
podimonte sino al Presepe, « s'imboccava al vicolo dirim-
petto », saliva pei Pirozzi « calava per la cupa che cor-
risponde a S. Gennaro dei Poveri » e per l'Arena Sanità
finiva alle Fontanelle. Il Quartiere dei Miracoli era il se-
dicesimo, e cominciava dalla Porta S. Gennaro, proseguiva
per la strada dei Vergini, strada dei Cristallini, Gradoni
di Capodimonte e « tirando una linea esce dietro il Re-
clusorio », strada Foria e strada fuori Porta S. Gennaro.
Il decimosettimo quartiere era detto della Vicaria, e aveva
principio dalla piazza del Tribunale, andava per la strada
dei Tribunali, vico della Pace, strada Egiziaca, strada Porta
Nolana, via del Vasto, Porta Capuana sino alla piazza dei
Tribunali. Il decimottavo quartiere, chiamato di S. Giovanni
a Carbonara, dalla Porta Capuana andava per la strada dei
Fossi e Porta Capuana, S. Anna a Porta Capuana, strada
Pontenuovo, strada Carbonari, S. Giovanni a Carbonara,
vico S. Giovanni a Carbonara, Orticello, vico Campanile
dei SS. Apostoli, vico Grotta della Marra, vico Sedile Ca-
puano, strada dei Tribunali, piazza dei Tribunali fino a
Porta Capuana. Il quartiere dell'Arcivescovado era il deci-
monono e cominciava dalla strada S. Paolo, e pel vico de-
gli Incurabili, strada degli Incurabili, Orticello, vico Cam-
panile dei SS. Apostoli, vico Grotta della Marra, vico della
Cava e strada dei Tribunali, ritornava alla strada S. Paolo.
Il ventesimo si chiamava di S. Antonio Abate, ed era com-
preso dalla linea che da S. Anna a Porta Capuana, per la
strada dei fossi, la strada Foria fino all'Arenaccia, andava
per la strada Arenaccia fino al ponte di Casanova e giun-
geva a S. Anna a Porta Capuana. Il quartiere di S. Ago-
stino della secca, era nominato il ventunesimo, e princi-
piava alla strada dei Tribunali, andava pel vico della Pace,
strada dell'Egiziaca, vico Grande, largo dell'Olmo, vico dei
Candelari, strada Pendino, strada Sellaria, vico Ferri vecchi,
vico Chiazzullo, vico Pensieri, strada Vicaria vecchia, vico
dei Majorani, strada dei Tribunali fino al vico della Pace.
Il ventiduesimo era il quartiere di S. Severino che an-
dava dal vico Mezzocannone per S. Pietro a Fusariello,
strada S. Aniello dei Grassi, strada S. Caterina Spina Co-
rona, largo Portanova, strada S. Biagio dei Taffettanari,
strada della Sellaria, vico Ferri vecchi, vico Chiazzullo,
vico Pensieri, strada Vicaria vecchia, vico dei Majorani,
strada dei Tribunali, vico S. Domenico fino al vico di
Mezzocannone. Il ventitreesimo quartiere era quello del
Carmine, e cominciava dalla Strada Nuova, e pel Capo
di Napoli, vico Muraglie, vico dei Catari, strada S. Eligio,
piazza del Mercato, vico dei Sorci, largo dell'Olmo, vico
Grande, strada Egiziaca, strada Porta Nolana, Borgo di
di Loreto, compresi i vicoletti verso le paludi, largo del
Ponte della Maddalena, Marinella, strada Nuova fino al
Capo di Napoli. Ed in ultimo il ventiquattresimo quar-
tiere, detto degli Orefici, da Porta di Massa, per S. Pietro
Martire, S. Pietro a Fusariello, S. Aniello dei Grassi, S. Ca-
terina Spina Corona, largo Portanova, strada S. Biagio dei
Taffettanari, strada della Sellaria, strada del Pendino, vico
dei Candelari, vico dei Sorci, piazza del Mercato, strada
S. Eligio, vico dei Catari, vico Muraglie, Capo di Napoli,
strada Nuova sino a Porta di Massa.
I ventiquattro quartieri erano riuniti in sei gruppi, ed
ogni gruppo dipendeva da un Ufficio Centrale. I quartieri
di Chiaja, Pizzofalcone, Alabardieri, S. Anna di Palazzo
dipendevano dall'Ufficio di S. Caterina; i quartieri di San
Giacomo, Monteoliveto, Dogana e Montecalvario dall'Uffi-
cio di S. Giacomo; i quartieri di Pignasecca, Avvocata,
S. Chiara e S. Aniello dall'Ufficio di Caravaggio; i quar-
tieri della Stella, Mater Dei, Sanità e Miracoli, dall'Ufficio
di S. Agostino degli scalzi; i quartieri di Vicaria, S. Gio-
vanni a Carbonara, Arcivescovato e Sant'Antonio Abate
dall'Ufficio dei SS. Apostoli; ed infine quelli di S. Seve-
rino, S. Agostino, Carmine ed Orefici dall'Ufficio di Santo
Agostino.
Per determinare la tassa da pagarsi per ciascuna lettera
della Piccola posta, furono stabiliti i luoghi di prima e di
seconda distanza. Erano di prima distanza: i Granili al
Ponte della Maddalena, Poggioreale, Capodichino, Conoc-