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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 6.1900

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Galante, Gennaro Aspreno: I musaici del battistero di Napoli
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https://doi.org/10.11588/diglit.18743#0108
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G. ASl'KENO GALANTE

fiori e fratta, mentre altri uccelletti svolazzano intorno a rami;
ma quello ohe è importantissimo si è che in questa zona dalla
parte che corrisponde alla mano recante la corona, vedesi fra
due alberi di palme e due uccelli la fenice col capo nimbato,
che coi piedi posa sulle fiamme. Conoscono tutti il simbolo
della fenice nella simbolografia cristiana, ma in questi nostri
musaici è degno di speciale osservazione che la fenice è sul rogo.

Da questa zona partono otto fasce, che dividono la scodella
in otto sezioni. Sventuratamente la maggior parte di queste se-
zioni, non che delle fasce è perita, e quindi delle scene ritratte
in esse resta meno della metà. Nelle fasce, alcuna delle quali
resta interamente conservata, è effigiato nell'estremità inferiore
un gran vase, donde parte un festone intrecciato di nastri, tra
i quali sono uccelli di varie specie, vi ha pure una coppia di
uccelli che pendono sospesi pei piedi, come preda di caccia;
residuo certamente di classico stile. Dalla zona superiore si svolge
sugli scompartimenti delle singole sezioni una elegante drapperia.
Ogni sezione poi è scompartita orizzontalmente in due parti con
mirabile gusto artistico; dappoiché una seconda zona, intersecata
dalle suddette fasce divisorie, occupa appena la parte superiore
delle sezioni, lasciando la maggior parte di essa per le scene e
rappresentanze storiche. Sopra di questa seconda zona, sotto il pan-
neggio della drapperia, sono parimenti vasi con coppie di uccelli.

Veniamo ora alle rappresentanze, delle quali però non re-
stano che tre sole, e queste neppure interamente conservate,
delle altre cinque avanza appena un frammentino di una, e le
altre quattro sono inesorabilmente perdute.

A cominciare da quella che resta sulla odierna porta d'in-
gresso al battistero, è effigiata la pesca miracolosa: vedesi Cristo
in forma giovanile ed imberbe sul lido, vestito di tunica e pallio,
cinto il capo di aureola, che solleva il braccio dritto verso il
mare; tra lo onde appaiono dei pesci ed un polipo, ed in alto
la barca con un apostolo seminudo.
 
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