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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 11.1905

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Kanzler, Rodolfo: Di un importante sepolcro dipinto nel cimitero di Commodilla
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https://doi.org/10.11588/diglit.18748#0184
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R. KANZLER

tutto la mia curiosità fu questo, che lo stucco da due lati era
terminato da fasce nere e rosse formanti angolo retto, e rispetto
a queste due linee l’iscrizione era descritta sulla diagonale, come
nella annessa figura.

Era la prima volta che in una pittura cimiteriale vedevo
una iscrizione così disposta, e per quante ipotesi facessi, non mi
riusciva di trovarne la ragione. Il frammento in questione fu
citato negli articoli dei colleghi, ma passò quasi inosservato.
Una mattina però studiando attentamente il frammento di pit-
tura ancora aderente al sepolcro che ornava, e sotto al quale
leggevansi gli avanzi della nota frase cuius nomen Deus scit,
rimasi colpito dalla somiglianza dello stucco e delle fasce rosse
e nere con quelle del frammento del quale ho parlato. Imme-
diatamente corsi a ricercarlo, e subito mi balenò nella mente
l’idea che il pezzo recante la scritta altro non fosse se non il
culmine del timpano dipinto come coronamento superiore del
sepolcro, e che in tal modo venendo le fasce nere e rosse di-
sposte obliquamente, l’iscrizione ScA MERITA sarebbe dive-
nuta orizzontale. Applicato infatti il frammento di stucco al suo
posto, le fasce dei vari pezzi combinavano esattamente fra loro,
ed insieme con altri minuti frammenti ritrovati in vari punti
fra le terre, si potè più tardi ricostruire in buona parte la pit
tura quale oggi vedesi sul posto, e che ho fatto riprodurre nella
tavola IV.
 
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