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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 12.1906

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Celi, G.: Di un errore intorno ai santuari delle Acque Salvie
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https://doi.org/10.11588/diglit.19820#0108
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G. CELI

simile, dentro la cinta delle mura, non è stata finora avvertita,
per quanto io sappia, e perciò può considerarsi come una novità
nella topografia romana. È spontanea la domanda: Quale ne sarà
l’origine? Avea questa località, o almeno questa chiesa, relazione
alcuna colle Acque Salvie? Io non saprei pel momento, dare una
risposta sicura, e forse allora solamente si potrà dare, quando si
abbia una più completa notizia del Regesto di S. Anastasio Però
non è inverisimile che la chiesina fosse una dipendenza del
monastero delle Acque Salvie. Dai documenti che il Giorgi (1. c.)
pubblicò dal Cod. Vatic. 5844, sappiamo che certamente al
XII0 sec. S. Anastasio avea dei possessi dentro Roma 1 2. Di più
già abbiamo trovato qualche altra chiesa dal titolo di S. Nicola,
dipendente dal monastero, che essendo di origine greca, come è
noto, dovette distinguersi nel propagare il culto del S. Vescovo
di Mira 3.

1 II Cod. Vatic. 5844 donato alla Bibl. Vatic. nel 1601 non è che
una parte del Regesto; e a completarlo, come notava il Giorgi (1. c.),
altre ricerche sarebbero necessarie nell’Arch. Vatic., nell’Arch. Sforza
Cesarini e anche nell’Arch. Piano.

2 La cit. Bolla di Alessandro III annovera fra i beni di S. Ana-
stasio: « omnes etiarn possessiones tam in Casis quarti in vineis vel terris
» sitas infra Romanae urbis niuros, quas memorata ecclesia usque modo
» tenuit ». Giorgi, 1. c., p. 59.

3 Nella Bolla cit. di Anacleto al monastero di S, Paolo è nominata
pure una «cella S. Nicolai» come situata nel territorio di Albano, ma
non ho documenti per decidere se anche quei possessi fossero degli appar-
tenenti già a S. Anastasio: « Concedimus, et confirmamus tibi... posses-
» siones has, in Albano ad idem monasterium pertinentes (S. Pauli) vide-
» licet celiarti S. Nicolai, celiarti Sancte Mariae in palatio, quae dicitur
» minor, ecclesiarn Sancti Stephani, ecclesiam Sanctae Trinitatis, ecclesiam
» S. Leonardi » etc., Cella, come in altri documenti contemporanei, qui
significa residenza monastica nei fondi del monastero. (Vedi Du Cange,
Gloss, ed. del 1840).

Nello stesso documento, dopo nominati i beni delle Acque Salvie, si
nominano altri possessi fra cui « ecclesiarn S. Nicolai iuxta formas curii
bonis suis ». Con ciò non intendo metterla in relazione colle Acque Sal-
vie. Di S. Niccolò de Formis, vedi Armellini, 1. c., p. 501. Egli non
conobbe questo documento.
 
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