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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 13.1907

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Bartoli, Alfonso: Scoperta dell' oratorio e del monastero di S. Cesario sul Palatino
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https://doi.org/10.11588/diglit.19821#0193
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SCOPERTA DELL’ORATORIO E DEL MONASTERO
DI S. CESARIO SUL PALATINO

I.

L’origine dell’oratorio di S. Cesario in Palatio ci è narrata
dalla Translatio s.' Caesarii, documento del sec. VI Secondo
tale racconto, Valentiniano imperatore, del quale la figlia Galla
era stata miracolosamente guarita per intercessione di S. Ce-
sario, avrebbe trasportato le reliquie di questo e del compagno
di martirio, S. Giuliano, da Terracina a Roma e le avrebbe de-
poste con l’assistenza di papa Damaso intra jRomanum palatium,
in optimo loco, imperiali cubiculo.

Sono evidenti gli anacronismi di questa narrazione: ma
ciò se ci fa diffidare della esattezza dei particolari, ci è utile
invece per determinare l’età degli avvenimenti narrati. Perchè
ci prova che questi dovevano già nel VI secolo risalire a tempo
notevolmente più antico, se lo Scrittore ne aveva cosi confusa
memoria. Sarebbe poi esagerato negare ogni fede al racconto per
gli anacronismi ebe esso contiene: quindi — senza ripetere qui
le sottili disquisizioni cronologiche e storiche dei Bollandisti —
è lecito ritenere con questi che la traslazione sia avvenuta fra
il 375 e il 379. Conseguentemente l’oratorio di S. Cesario avrebbe
avuto origine nell’ultimo trentennio del IV secolo.

Esso fu pertanto il primo luogo di culto cristiano, regolar-
mente e ufficialmente costituito sul Palatino: fu anzi il segno

1 Vedine il testo in A A. SS. BB, 1 nov., pag. 126. Per l’età della
sua redazione v. Dticliesne in N. Bull, di arch. crisi, 1900, pag. 22 ;
Dufourcq, Gesta Martyrum, pag. 139.
 
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