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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 13.1907

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Bartoli, Alfonso: Scoperta dell' oratorio e del monastero di S. Cesario sul Palatino
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https://doi.org/10.11588/diglit.19821#0194

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192

A. BARTOLI

palese della consacrazione cristiana del palazzo imperiale perchè
sostituì il larario domestico degli imperatori pagani ed ebbe
vero e proprio carattere di cappella palatina. In esso infatti si
esponevano le immagini che gli imperatori nuovi eletti a Bi-
sanzio mandavano a Roma, come ad altre città principali del-
l’impero.

Quando nel 687, morto il papa Conone, due fazioni conten-
devano nel Laterano per l’elezione del successore, il popolo di
Roma, le milizie e gran parte del clero, adunatisi sul Palatino,
acclamavano pontefice Sergio e Io conducevano, prima che al
Laterano, nell’oratorio di S. Cesario.

L’importanza di questo cambiò, ma non diminuì, mentre le
superbe costruzioni imperiali, entro le quali sorgeva, non più
abitate dal cura Palatii, erano in decadenza. Nel secolo IX
troviamo stabilito presso di esso un monastero greco, che vi si
mantenne almeno fino a tutto il secolo XII. E dovette essere
ragguardevole assai: poiché nella lista delle venti abbazie ro-
mane — appunto del sec. XII — è registrato come primo.

Nel 1145 Eugenio III fu eletto papa apucì monasterium
sancti Caesarii, che forse era a questo tempo compreso nella
cerchia delle fortificazioni dei Frangipani.

Nel catalogo di chiese romane di Cencio camerario S. Cesario
è registrato con l’appellativo Graecorum: e con uguale appel-
lativo è notato in un catalogo del sec. XIII. Ma ciò non prova
che in questo modo il monastero esistesse ancora: quell’appella-
tivo può esserne soltanto il ricordo. Certo è che nel secolo XIV
i monaci greci avevano abbandonato S. Cesario: che la indica-
zione del catalogo di Torino Eccl. s.' Caesarii, ordinis saccita-
rum, habet unum sacerdotem, dimostra che Vordo saccitarum non
occupava più il monastero annesso alla chiesa, se questa aveva
soltanto unum sacerdotem. Il Palatino negli ultimi secoli del
medio evo si trovava remoto dall’abitato ed era in completo
abbandono : è naturale perciò che S. Cesario, non ostante l’im-
 
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