LA PALESTINA ED IL LABARO
E LE SCULTURE DELL’ARCO DI COSTANTINO
Avendo esaminato teste le fotografie Alinari delle vittorie
di Costantino scolpite sui lati minori dell’arco, sono in grado
di farvi alcune osservazioni, che entrano nel campo dell’archeo-
logia cristiana
Nella fascia dell’arco, sul lato occidentale che guarda il Pa-
latino, si veggono sfilare 20 figure militari ed un convoglio di
animali da trasporto colla preda dei vincitori. Vi si allude, a
mio giudizio, alla conquista della Palestina, al tempo della se-
conda guerra di Costantino contro Licinio, quando furono vinte
da Costantino le battaglie di Adrianopoli e di Crisopoli l’anno 323,
e sottomesso l’Oriente. Perchè nove figure di soldati ebrei, rico-
noscibili al loro pileo rotondo, uniti ad altrettanti soldati romani
che li precedono con due trombettieri, scortano un cavallo, un
dromedario (animale da trasporto proprio dell’esercito d’Oriente)
e un pesante carro a quattro ruote colla preda bellica. Anche
la figura dell’Ebreo seduto indifferentemente a terra, innanzi al
cavallo (fig. 13”), fa pensare alla Palestina. Due soldati romani
sostengono con ambo le mani statuette dei Numi, e una di esse
sembra che raffiguri un Giove, l’altra un Ercole nudo colla clava.
Il soldato romano che precede il conduttore ebreo del drome-
dario è un cornicularius. Non è un fortuito riscontro il berretto 1
1 Delle altre sculture del monumento ho già trattato nel Bullettino
della Commiss. Archeol. Comunale, 1900, p. 75-116; Atti e Dissertazioni
della Pontif. Acead. Eom. d’Archeol., 1901, p. 107-34; 1904, p. 1-23;
Giornale Arcadico 1906, p. 590-95 e 664-71.
E LE SCULTURE DELL’ARCO DI COSTANTINO
Avendo esaminato teste le fotografie Alinari delle vittorie
di Costantino scolpite sui lati minori dell’arco, sono in grado
di farvi alcune osservazioni, che entrano nel campo dell’archeo-
logia cristiana
Nella fascia dell’arco, sul lato occidentale che guarda il Pa-
latino, si veggono sfilare 20 figure militari ed un convoglio di
animali da trasporto colla preda dei vincitori. Vi si allude, a
mio giudizio, alla conquista della Palestina, al tempo della se-
conda guerra di Costantino contro Licinio, quando furono vinte
da Costantino le battaglie di Adrianopoli e di Crisopoli l’anno 323,
e sottomesso l’Oriente. Perchè nove figure di soldati ebrei, rico-
noscibili al loro pileo rotondo, uniti ad altrettanti soldati romani
che li precedono con due trombettieri, scortano un cavallo, un
dromedario (animale da trasporto proprio dell’esercito d’Oriente)
e un pesante carro a quattro ruote colla preda bellica. Anche
la figura dell’Ebreo seduto indifferentemente a terra, innanzi al
cavallo (fig. 13”), fa pensare alla Palestina. Due soldati romani
sostengono con ambo le mani statuette dei Numi, e una di esse
sembra che raffiguri un Giove, l’altra un Ercole nudo colla clava.
Il soldato romano che precede il conduttore ebreo del drome-
dario è un cornicularius. Non è un fortuito riscontro il berretto 1
1 Delle altre sculture del monumento ho già trattato nel Bullettino
della Commiss. Archeol. Comunale, 1900, p. 75-116; Atti e Dissertazioni
della Pontif. Acead. Eom. d’Archeol., 1901, p. 107-34; 1904, p. 1-23;
Giornale Arcadico 1906, p. 590-95 e 664-71.