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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

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Franchi de'Cavalieri, Pio: Il sarcofago di S. Elena prima dei restauri del secolo XVIII.
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https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0034
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Tornando al disegno del Piranesi, il putto che si libra sulle
ali (I) in mezzo alla fronte del coperchio, stringendo nelle mani i
capi di due festoni d'alloro e di quercia, appare privo della testa
e ha le gambe spezzate dalla fenditura trasversale, che taglia anche
le zampe anteriori del leone disteso sul piovente. Nell'originale, og-
gi, non manca nulla, il putto è illeso..

Agli angoli il Piranesi vide (com'egli avverte e come in parte
mostra la sua copia) « gli avanzi di quattro Vittorie ». Questa asser-
zione contraddice tanto all'originale, dove stanno due Vittorie e
due putti, le une e gli altri integerrimi, quanto ai disegni anteriori,
che presentano su gli angoli d'innanzi due putti, e quanto altresì
alla testimonianza di F. Ficoroni (Vestigia e rarità di Roma p. 93),
a tenore della quale avrebbero adornato il coperchio del sarcofago
« un leone e tre putti ». Ma, senza escludere in modo assoluto un
errore del Piranesi nell'interpretare i resti informi delle quattro
figure, riteniamo che le sue parole ed il suo disegno meritino molta
più fede dei disegni precedenti, eseguiti dopo che il sarcofago
era stato ricomposto e supplito (2). Fra i supplementi è ovvio an-
noverare i due putti seduti sugli angoli, che dovettero essere sug-
geriti ai restauratori del seicento dal genietto volante nel mezzo.
Le parole poi del Ficoroni (trascritte in Venuti Descrizione topo-
grafica etc, 3a ed. p. 225) dimostrano ch'egli osservò l'arca molto
superficialmente dalla parte anteriore, neppur sospettando ch'essa
fosse decorata di sculture anche nella parte opposta (3).

rato diacono Deusdona (v. J. Guiraud Le commerci des reliques au commence-
ment du IXe siede in « Mélanges G. B. de Rossi 1892, p. 73 ss.; F. Grossi
Gondi Principi e problemi di critica agiografica, Roma 1919, p. 131 ss.).

(1) Le ali, omesse dal disegnatore del Bosio e perciò mancanti altresì nelle
copie presso Aringhi, Ciampini, Bottari, si trovano invece nel disegno Dal Pozzo.

(2) Come pertanto qualificare l'ipotesi del Frothingam (« Century » 81, 1910-
1911, p. 7) secondo cui le quattro figure, due maschili e due femminili, rappre-
senterebbero i quattro elementi (aria, acqua, terra e fuoco)? Temo che essa faccia
il paio con l'altra, doversi ravvisare nei leoni giacenti sul coperchio il segno dello
zodiaco, sotto il quale nacque M. Aurelio (v. « Century » loc. cit. ; « American
Journal of Archaelogy » 13, 1909, p. 60). Per il significato probabile dei leoni v.
A. Monaci in « Archivio della Soc. Rom. di Storia patria » 22 p. 572 ; Franchi de'
Cav. / funerali di Costantino p. 246 nota 3. Anche il creduto sepolcro di Romolo
al Foro portava due leoni (schol. Cruq. ad Hor. ep. 16, 13 aiunt in rostris Roma-
lum fuisse sepultum et in memoriam huius rei leones duos ibi fuisse, sicut ho-
dieque in sepulchris videmus).

(3) Seppure egli non si contentò, scrivendo, di consultare il disegno di Bosio!

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