NOTIZIE
ROMA - L' IPOGÈO DEL VIALE MANZONI.
Aggiungiamo alcune ulteriori notizie sulla scoperta dell'ipogèo
del viale Manzoni di cui si die un primo annunzio nel fascicolo
precedente alla pagina 53.
Dissi già che nel passato anno eseguendosi alcuni lavori di scavo
per la costruzione di un nuovo fabbricato presso il viale Manzoni,
poco lungi dalla porta maggiore, tornò in luce inaspettatamente un
singolare monumento sepolcrale posto sotterra a poca profondità, il
quale è scavato nel tufo nella parte più bassa ed è costruito in mu-
ratura nella più vicina al suolo. Una scala in mattoni scende ad
un repiano da cui si diramano due altre scale che vanno in dire-
zioni opposte. Una di queste conduce ad una grande stanza qua-
drata la quale poi comunica con alcune gallerie cimiteriali pratticate
nel tufo simili a quelle delle catacombe, l'altra formata di tre ram-
panti, conduce a due altre stanze più piccole che poi comunicano
con altra parte di cimitero sotterraneo. Tutte queste stanze sono de-
corate di pitture assai ben conservate ; e nella prima di esse si vede
nel pavimento una iscrizione fatta a mosaico bianco e nero la quale
ricorda quattro personaggi della gente Aurelia — e probabilmente,
liberti di quella famiglia.
La iscrizione dice così:
AVRELIO ONESIMO
AVRELIO PAPIRIO
AVRELIAE PRIM VIRG
AVRELIVS FELICISSIMVS
FRATRIS ET COLIBERT - B - M - F (1).
Questo grandioso sepolcro deve intanto attribuirsi ad epoca an-
teriore al regno di Aureliano (a. 270-275), giacche è situato all'in-
(I) v. Bendinelli in Notizie degli Scavi 1920, p. 126.
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ROMA - L' IPOGÈO DEL VIALE MANZONI.
Aggiungiamo alcune ulteriori notizie sulla scoperta dell'ipogèo
del viale Manzoni di cui si die un primo annunzio nel fascicolo
precedente alla pagina 53.
Dissi già che nel passato anno eseguendosi alcuni lavori di scavo
per la costruzione di un nuovo fabbricato presso il viale Manzoni,
poco lungi dalla porta maggiore, tornò in luce inaspettatamente un
singolare monumento sepolcrale posto sotterra a poca profondità, il
quale è scavato nel tufo nella parte più bassa ed è costruito in mu-
ratura nella più vicina al suolo. Una scala in mattoni scende ad
un repiano da cui si diramano due altre scale che vanno in dire-
zioni opposte. Una di queste conduce ad una grande stanza qua-
drata la quale poi comunica con alcune gallerie cimiteriali pratticate
nel tufo simili a quelle delle catacombe, l'altra formata di tre ram-
panti, conduce a due altre stanze più piccole che poi comunicano
con altra parte di cimitero sotterraneo. Tutte queste stanze sono de-
corate di pitture assai ben conservate ; e nella prima di esse si vede
nel pavimento una iscrizione fatta a mosaico bianco e nero la quale
ricorda quattro personaggi della gente Aurelia — e probabilmente,
liberti di quella famiglia.
La iscrizione dice così:
AVRELIO ONESIMO
AVRELIO PAPIRIO
AVRELIAE PRIM VIRG
AVRELIVS FELICISSIMVS
FRATRIS ET COLIBERT - B - M - F (1).
Questo grandioso sepolcro deve intanto attribuirsi ad epoca an-
teriore al regno di Aureliano (a. 270-275), giacche è situato all'in-
(I) v. Bendinelli in Notizie degli Scavi 1920, p. 126.
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