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Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane — 27.1921

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Wilpert, Joseph: Due frammenti di scultura rappresentanti l'apparizione della croce a Costantino
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https://doi.org/10.11588/diglit.19835#0105
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II.

FRAMMENTO PROVENIENTE DAL MUSEO PROFANO LATERANENSE

(Tav. XV, N. 2).

Del carattere cristiano di questo secondo frammento, all'in-
circa contemporaneo, il quale si trovava da lungo tempo nel Museo
profano lateranense fra le sculture pagane, s'accorse alcuni mesi
or sono il custode del Museo e del palazzo lateranense, Cav. Leo-
nardo Frenguelli, in occasione della nuova sistemazione di quel
Museo. Il suddetto, osservando la figura del soldato che sta nel-
l'atto di indicare qualche cosa in alto, pensò che la scultura potesse
appartenere ad una scena della apparizione della croce a Costanti-
no. Il Comm Orazio Marucchi, direttore speciale del Museo Cri-
stiano Lateranense, fu dello stesso parere; e perciò lo fece collo-
care in una parete della galleria dei sarcofagi presso ad alcune al-
tre sculture ove è rappresentata la scena della Anastasis con una
i imitazione del labaro Costantiniano (1).

La spiegazione di questo frammento anche a mio giudizio non
può essere dubbia. Ciò si prova non solo dall'atteggiamento del
soldato che indica in alto, ma anche dalle figure degli altri soldati :
i loro gesti ricordano quelli degli apostoli nel momento dell'ascen-
sione di Cristo. Il soldato accanto all'indicante tiene la destra a-
perta elevata all'altezza del petto in atto di meraviglia; e Yaqvilifer
che sta avanti si volta spaventato; anche il suo vicino, la di cui
testa è meglio conservata, retrocede per paura, ponendogli, con lo
sguardo in alto, instintivamente la mano sulla spalla, come per
trarlo a sè. Lo sguardo che anche nel portainsegna era diretto in
alto, come si può dedurre dalla mossa della testa danneggiata, ci
fa indovinare la cagione del loro stupore : era la apparizione della
croce nel cielo.

(1) Nella nuova numerazione del museo questo frammento è segnato col
N. 174-C; e gli si è collocato poi sopra, per ragione dello spazio disponibile, col
N. 174-D, l'altro proveniente dal museo Chiaramonti.

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