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scovile, oggi unita a quella di Porto, dalla quale questo
fondo trae nome. Nel martirologio di Adone si ha un
transunto degli atti di queste due sante, morte circa
l'anno 257 della era volgare sotto Valeriano e Gallieno
ai 10 di luglio, essendo prefetto di Roma Donato. Da
quel transunto apparisce, che queste due sorelle vergini,
nate di Asterio ed Aurelia coniugi di stirpe illustre fu-
reno fidanzate ad Armentario e Verino: costoro abban-
donarono la fede cristiana: onde le due sorelle vollero
rifuggiarsi in una loro terra nella Toscana; ma per de-
lazione de'due apostati vennero inseguite da Archesilao
conte, ed arrestate al XIV. miglio della via flaminia.
Ricondotte in Roma furono giudicate e condannate. Ri-
maste però illese da varie pene, alle quali erano state
sottoposte, il prefetto le consegnò di nuovo ad Arche-
silao perchè, o le facesse morire, o le lasciasse libere
a suo arbitrio. Ma colui le fece condurre in una selva
nella via cornelia, 10 miglia lontano da Roma in un
fondo denominato Bu.vo, dove fece loro troncare la te-
sta e lasciò i corpi insepolti. Era signora di quel fondo
Plautilla, alla quale apparvero gloriose le sante martiri,
e questa sulla loro rivelazione die'sepoltura ai corpi, e
fabbricò un sepolcro. Circa la distanza delle 10 mi-
glia da Roma è da notarsi , che corrispondono ad un
incirca alle 8 moderne in questa parte , poiché la via
cornelia, uscendo dal Vaticano, vi sono circa 2 miglia
fra le antiche mura a piè del Campidoglio e la porta
Cavalleggieri attuale, la cui strada va a raggiungere la
via cornelia.
Cessate le persecuzioni fu edificata una chiesa ma-
gnifica sopra questo sepolcro, ed attorno a questa si for-
mò una città, clie divenne sede episcopale, della quale
si ha memoria fin dal principio del secolo VI. in che
frai vescovi, che sottoscrissero l'anno 501 il sinodo ro-
scovile, oggi unita a quella di Porto, dalla quale questo
fondo trae nome. Nel martirologio di Adone si ha un
transunto degli atti di queste due sante, morte circa
l'anno 257 della era volgare sotto Valeriano e Gallieno
ai 10 di luglio, essendo prefetto di Roma Donato. Da
quel transunto apparisce, che queste due sorelle vergini,
nate di Asterio ed Aurelia coniugi di stirpe illustre fu-
reno fidanzate ad Armentario e Verino: costoro abban-
donarono la fede cristiana: onde le due sorelle vollero
rifuggiarsi in una loro terra nella Toscana; ma per de-
lazione de'due apostati vennero inseguite da Archesilao
conte, ed arrestate al XIV. miglio della via flaminia.
Ricondotte in Roma furono giudicate e condannate. Ri-
maste però illese da varie pene, alle quali erano state
sottoposte, il prefetto le consegnò di nuovo ad Arche-
silao perchè, o le facesse morire, o le lasciasse libere
a suo arbitrio. Ma colui le fece condurre in una selva
nella via cornelia, 10 miglia lontano da Roma in un
fondo denominato Bu.vo, dove fece loro troncare la te-
sta e lasciò i corpi insepolti. Era signora di quel fondo
Plautilla, alla quale apparvero gloriose le sante martiri,
e questa sulla loro rivelazione die'sepoltura ai corpi, e
fabbricò un sepolcro. Circa la distanza delle 10 mi-
glia da Roma è da notarsi , che corrispondono ad un
incirca alle 8 moderne in questa parte , poiché la via
cornelia, uscendo dal Vaticano, vi sono circa 2 miglia
fra le antiche mura a piè del Campidoglio e la porta
Cavalleggieri attuale, la cui strada va a raggiungere la
via cornelia.
Cessate le persecuzioni fu edificata una chiesa ma-
gnifica sopra questo sepolcro, ed attorno a questa si for-
mò una città, clie divenne sede episcopale, della quale
si ha memoria fin dal principio del secolo VI. in che
frai vescovi, che sottoscrissero l'anno 501 il sinodo ro-