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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0093
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glia Io ritenne fino all' anno 1389. Allora Urbano VI.
discacciò da queste Terre Ildebrandino ed Adinolfo
che nel 1378 avea riconosciuto come signori. Ma il suo
successore Bonifacio IX li rimise in possesso e li di-
chiarò vicarii per anni 29. Giovanni XXIII. confermò
le investiture di Bonifacio IX ed inoltre le estese a fa-
vore d' Ildebrandino e de' suoi figli fino alla terza ge-
nerazione. Assunto però al pontificato Martino V. Co-
lonna, ne dispose a favore di Antonio ed Odoardo suoi
nipoti, ed i loro discendenti conservano ancora i titoli
feudali di queste Terre.
SETTE BAGNI.
Tenuta dell'Agro Romano a destra della via salaria
circa 6 m. lontano da Roma, pertinente al capitolo di
s. Giovanni in Laterano e confinante colle tenute di
Castel Giubileo, Serpentara-Spada, Redicicoli, Malpas-
so, ed Inviolatella. Comprende rubbia 220 divise ne'quar-
ti di Castel Giubileo, Macchia, Casale, ed Inviolatella.
Fin dall'anno 1297 così designavasi, poiché viene in-
dicata come confine di quella di Castel Giubileo, detto
allora mons s. Angeli col nome di Casale Septem
Balnea, siccome si trae da una carta dell' archivio di
s. Maria in Via Lata, della quale si ha copia nel co-
dice vaticano n. 8050. Nel 1579 apparteneva a Giro-
lamo De Cuppis romano, che la vendette al Capitolo
lateranense.
SETTE BASSI v. ARCO TRAVERTINO.
SETTE VENE.

Osteria sulla via cassia , ossia strada di Monte
Rosi circa 22 m. e mezzo distante da Roma, la quale trae
 
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