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T. II. P. I. p. 495 si trae, che il monastero di s. Silve-
stro sul Soratte fu edificato da Carlomanno l'anno 746;
e questo si conferma dagli Annales Francorum, inseri-
ti in quello stesso volume. I monaci benedettini l'occu-
parono da quella epoca fino all'anno 1493. Fu dato in
commenda all' Abbate Pietro Savelli nel secolo XV. e
quegli ne godette fino al 1450. L'anno 1482 le abbadie
di s. Silvestro del Soratte , e di s. Andrea in Flumi-
ne, o di Ponzano furono di nuovo unite canonicamente
al monastero di s. Paolo di Roma. Paolo III smembrò
l'abbadia di s. Silvestro 1' anno 1548 dal monastero di
s. Paolo cambiandola con quella di Fonte Vivo di Par-
ma, e ne fece una commenda insieme con quella di s. An-
drea in Flumine che assegnò al suo nipote il cardinale
Alessandro Farnese. Questi nel 1571 concedette il mo-
nastero del Soratte ed altri romitorii ai padri di s. Ono-
frio , ma con poco successo , onde nel 1582 vi furono
posti i minori osservanti, che non poterono reggere ai
fulmini, e perciò nel 1590 l'abbandonarono. Dopo essere
stato questo monastero per pochi anni occupato da ana-
coreti, nel 1596 il cardinale Pietro Aldobrandini com-
mendatario lo dette ai folliensi, ossia cisterciensi rifor-
mati di s. Bernardo. Sul principio di questo secolo fu
dato dal card. Giuseppe Doria ai trappensi , che 1' ab-
bandonarono poco dopo ; ad essi vennero sostituiti i ca-
nonici regolari. La strada da s. Oreste a s. Silvestro es-
sendo frequentata da'pellegrini è in un ordine migliore
che non si crederebbe, e traversa una bella foresta di
alberi nontanto communi al clima italiano, poiché l'ele-
vatezza del sito , e lo essere esposto al soffio de' venti
grecali sembrano favorire l'allignamento di alberi, che
amano i climi freddi. Il lato occidentale della montagna
presenta una linea di precipizii : la punta che domina
immediatamente la Terra di s. Oreste è una rupe nuda
T. II. P. I. p. 495 si trae, che il monastero di s. Silve-
stro sul Soratte fu edificato da Carlomanno l'anno 746;
e questo si conferma dagli Annales Francorum, inseri-
ti in quello stesso volume. I monaci benedettini l'occu-
parono da quella epoca fino all'anno 1493. Fu dato in
commenda all' Abbate Pietro Savelli nel secolo XV. e
quegli ne godette fino al 1450. L'anno 1482 le abbadie
di s. Silvestro del Soratte , e di s. Andrea in Flumi-
ne, o di Ponzano furono di nuovo unite canonicamente
al monastero di s. Paolo di Roma. Paolo III smembrò
l'abbadia di s. Silvestro 1' anno 1548 dal monastero di
s. Paolo cambiandola con quella di Fonte Vivo di Par-
ma, e ne fece una commenda insieme con quella di s. An-
drea in Flumine che assegnò al suo nipote il cardinale
Alessandro Farnese. Questi nel 1571 concedette il mo-
nastero del Soratte ed altri romitorii ai padri di s. Ono-
frio , ma con poco successo , onde nel 1582 vi furono
posti i minori osservanti, che non poterono reggere ai
fulmini, e perciò nel 1590 l'abbandonarono. Dopo essere
stato questo monastero per pochi anni occupato da ana-
coreti, nel 1596 il cardinale Pietro Aldobrandini com-
mendatario lo dette ai folliensi, ossia cisterciensi rifor-
mati di s. Bernardo. Sul principio di questo secolo fu
dato dal card. Giuseppe Doria ai trappensi , che 1' ab-
bandonarono poco dopo ; ad essi vennero sostituiti i ca-
nonici regolari. La strada da s. Oreste a s. Silvestro es-
sendo frequentata da'pellegrini è in un ordine migliore
che non si crederebbe, e traversa una bella foresta di
alberi nontanto communi al clima italiano, poiché l'ele-
vatezza del sito , e lo essere esposto al soffio de' venti
grecali sembrano favorire l'allignamento di alberi, che
amano i climi freddi. Il lato occidentale della montagna
presenta una linea di precipizii : la punta che domina
immediatamente la Terra di s. Oreste è una rupe nuda