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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0149
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Tellene, e Ficulea, che erano fino a' suoi giorni abita-
te , le quali poscia vennero occupate dagli Aborigeni.
Questa, secondo la stesso storico lib. III. c. XXXVIII.
fu l'anno 118 di Roma presa da Anco Marzio, cioè due
anni dopo la prima occupazione di Politorio , ed in tal
circostanza è degno di osservazione, che la chiama città
illustre de'Latini : xo)av TtoV Aarcvtov cnt?a% : e che la
mostra munita di mura. Gli abitanti furono secondo lo
stesso scrittore traslocati in Roma senza far loro soffri-
re perdita alcuna, e fu loro assegnata per sede l'Aven-
tino. Dionisio lib. III. c. XLIII. Lo stesso fatto si rac-
conta da Livio lib. I. c. XXXIII. dal quale pure rica-
vasi, che Tellene e Ficana furono prese dopo Politorio;
e dall'uno e dall' altro scrittore sembra pur chiaro, che
furono queste le prime città latine occupate da quel re
e che per conseguenza stavano men lontano da Roma
fra questa ed il mare, essendo certi che Ficana, la quale
fu una di quelle tre città, stava a Dragoncello, come fu
notato a suo luogo per attestato di Festo: vedasi FI-
CANA. Dopo quella epoca sembra , che Tellene tor-
nasse a popolarsi di Latini, poiché Dionisio medesimo
enumera frai Latini, che presero parte nella lega per
ristabilire i Tarquinj sul trono anche i Tellenesi : lib. V.
c. XLI. E questo è l'ultimo fatto che s'incontri appar-
tenente a questa città, la quale però continuò ad essere
abitata almeno fino ai tempi di Augusto per testimo-
nianza di Dionisio allegato di sopra. Strabono lib. V.
c. III. §. 4 dice, che Aricia, Tellenae , ed Anzio non
erano lungi da Roma, senza indicare, se esisteva anco-
ra Tellene, o nò, ma nominandola insieme con altre
due città , che certamente non erano disabitate, prova
è che anche questa fosse nello stesso caso, almeno forse
eguale ad Anzio , che secondo lo stesso geografo era
luogo consagrato al diporto degli uomini di stato.
 
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