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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0222
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fatti, e le autorità allegate di sopra, parmi potere tenere
la opinione, che innanzi che il fiume giungesse ad aprirsi
un varco e tagliare la rupe sotto la quale è la grotta det-
ta delle Sirene, il baratro fra questa e la così detta
grotta di Nettuno oggi scomparsa fosse un immenso gor-
go formato dalla caduta delle acque, che precipitavansi
dalla rupe immediatamente sottoposta al tempio roton-
do: e che formando ivi un ampio ristagno andasse a
precipitarsi nella valle dal burrone, sotto il quale poscia
forossi il meato della grotta delle Sirene. Quel burrone
a poco a poco fu logorato dalle acque, le quali così forma-
vano due cadute, la prima sotto il tempio rotondo , ossia
sopra la grotta di Nettuno, rovinata, e l'altra sopra quel-
la delle Sirene, ed un lago, o ristagno formavasi, dove
oggi è il baratro, un'altro se ne formava di là dal bur-
rone, e così si spiegano i passi di Properzio e di Sta-
zio ricordati di sopra, che parlano di questi laghi. Ma la
forza delle acque andò corrodendo sempre i cigli de'due
scaglioni, e per conseguenza mentre la caduta verticale
fu meno a picco, e meno alta, il peso enorme però, che
gravitava addosso alla rupe, e la impetuosità del fiume
aprissi meati , dove il masso presentava una resistenza
minore, meati, che divennero caverne , e che finirono
per mettere a secco i ristagni. Questa catastrofe di poco
fu posteriore ai versi di Stazio ricordati di sopra, giac-
ché avvenne ai tempi di Trajano l'anno 105 della era
volgare. Plinio il giovane lib. VIII. epist. XVII. testimo-
nio oculare così ne scrisse a Macrino suo amico : Anio
delieatissimus amnium, ideoque adiacentibus villis ve-
lai uwitatus, retentusque, magna ex parte nemora, qui-
bus inumbratur, fregit et rapuit: svbrvit montes et de-
cidentium mole pluribus locis clausus, dum amissum iter
quaerit, impulit tecta, ac se super ruinas evexit, atque
extulit. E quindi descrive le particolari rovine, e la
 
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