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divenne signoria del cardinale d'Estouteville , e nella
guerra dell'anno 1483 scritta da un'Anonimo inserito
dal Muratori nella raccolta sopraccitata, Tom. III. P. II,
si legge che Prospero Colonna entrovvi la vigilia di
s. Giovanni, e portò via il figlio di quel cardinale. Fu
questo stesso cardinale che edificò il palazzo ancora
esistente,
A procedere con ordine nella notizia de'monumen-
ti tusculani comincerò dalla descrizione di quelli di Tu-
sculo, e quindi man mano verrò scendendo verso la pia-
nura, notando tutte quelle cose che non entrano negli
articoli particolari di Monte Compatri, Monte Porzio ,
Lago Begillo, la Molara, Grottaferrata, e Borghetto,
Nel sab^'° storico si è veduto chiaramente, come
Tusculo era composto di due parti distinte, della rocca,
arx, e della città propriamente detta; imperciocché Li-
vio lib. VL c, XXXIIL narrando la sorpresa fattane
dai Latini dice: Patentibus portis quum iniproviso in^
cidissent, primo clamore oppidum praeter arcem captum
est; in arcem oppidani refugere curro coniugibus ac li-
beris etc, E poco dopo, narrando la espulsione de'La-
tini dalla città: Tollitur esc arce clamor ab Tusculanis;
excipitur aliquanta malore ab esercita romano: utrin^
que argentar Latini; nec impetus Tuscidanorum decur-
rentium ex superiore loco sustinent; nec Romanos su-'
beuntes moenia , molientesque obices portarum arcere
possunt, Scalis prius moenia capta; inde effracta clau-
stra portarum eie, Così precedentemente descrivendo la
occupazione che ne fecero gli Equi l'anno 295 lib, III,
c. XXIII. dice; arcem Rusculanam imprecisa, nocte
capiunt ; reliquo exercitu haud procul moenibus Busca-
li considunt, ut distenderent hostium copias. Era per-
tanto Varx, o la rocca il punto culminante di Tusculo,
difficile ad esser preso, poiché i Latini nol poterono pren-
divenne signoria del cardinale d'Estouteville , e nella
guerra dell'anno 1483 scritta da un'Anonimo inserito
dal Muratori nella raccolta sopraccitata, Tom. III. P. II,
si legge che Prospero Colonna entrovvi la vigilia di
s. Giovanni, e portò via il figlio di quel cardinale. Fu
questo stesso cardinale che edificò il palazzo ancora
esistente,
A procedere con ordine nella notizia de'monumen-
ti tusculani comincerò dalla descrizione di quelli di Tu-
sculo, e quindi man mano verrò scendendo verso la pia-
nura, notando tutte quelle cose che non entrano negli
articoli particolari di Monte Compatri, Monte Porzio ,
Lago Begillo, la Molara, Grottaferrata, e Borghetto,
Nel sab^'° storico si è veduto chiaramente, come
Tusculo era composto di due parti distinte, della rocca,
arx, e della città propriamente detta; imperciocché Li-
vio lib. VL c, XXXIIL narrando la sorpresa fattane
dai Latini dice: Patentibus portis quum iniproviso in^
cidissent, primo clamore oppidum praeter arcem captum
est; in arcem oppidani refugere curro coniugibus ac li-
beris etc, E poco dopo, narrando la espulsione de'La-
tini dalla città: Tollitur esc arce clamor ab Tusculanis;
excipitur aliquanta malore ab esercita romano: utrin^
que argentar Latini; nec impetus Tuscidanorum decur-
rentium ex superiore loco sustinent; nec Romanos su-'
beuntes moenia , molientesque obices portarum arcere
possunt, Scalis prius moenia capta; inde effracta clau-
stra portarum eie, Così precedentemente descrivendo la
occupazione che ne fecero gli Equi l'anno 295 lib, III,
c. XXIII. dice; arcem Rusculanam imprecisa, nocte
capiunt ; reliquo exercitu haud procul moenibus Busca-
li considunt, ut distenderent hostium copias. Era per-
tanto Varx, o la rocca il punto culminante di Tusculo,
difficile ad esser preso, poiché i Latini nol poterono pren-