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di una conservazione ammirabile, lasciansi a destra rude-
ri incogniti, e finalmente si perviene ad un punto, do-
ve questa strada è raggiunta a destra da un altra pres-
so una delle porte della città, che io chiamerò settentrio-
nale per la sua situazione. Abbandonando per un mo-
mento la strada sovrammenzionata, che era la principa-
le di Tusculo, e seguendo questa a destra, poco dopo
si trova il sito della porta antica, contrassegnato da due
frammenti di mezze colonne, che forse furono parte del-
la sua decorazione. Ivi dappresso la via è sorretta a si-
nistra da muri: a destra poi , sempre parlando di chi
esce da Tusculo, cominciansi a trovare gli avanzi delle
mura della città: quelle originali erano costrutte di mas-
si quadrilateri di pietra locale, che è una specie di tufa
vulcanico, lunghi alcuni fino a 4 piedi e mezzo posti con
poca , o ninna regolarità , quanto al ribattimento delle
commettiture: queste mura primitive però veggonsi in
alcuni luoghi ristaurate da muri di opera incerta , che
ricordano la era sillana, e da muri di opera reticolata
degli ultimi tempi della repubblica. La strada antica, che
in questa parte è sempre di una conservazione perfetta,
rimanendo, oltre il pavimento di grandi poliedri di la-
va, ancora i margini di pietre quadrilatere, ha circa 8
pieni di larghezza presso la porta, dove si dilata in mo-
do di piazzetta curvilinea per commodo de'carri. Que-
sta strada è quella diramazione della via tusculana, del-
la quale fu parlato di sopra, che ascendeva a Tusculo,
passando dal canto de' Camaldoli. Seguendo questa via,
poco dopo la porta si trova addossata alle mura origi-
nali una camera, che servì già di recipiente di acqua:
la porta che dà accesso a questa camera è molto ra-
stremata ed ha sopra 10 piedi di altezza e 5 di larghez-
za massima: l'architrave era di un sol masso, ma oggi è
spezzato. La camera è formata da un arco a sesto acuto
di una conservazione ammirabile, lasciansi a destra rude-
ri incogniti, e finalmente si perviene ad un punto, do-
ve questa strada è raggiunta a destra da un altra pres-
so una delle porte della città, che io chiamerò settentrio-
nale per la sua situazione. Abbandonando per un mo-
mento la strada sovrammenzionata, che era la principa-
le di Tusculo, e seguendo questa a destra, poco dopo
si trova il sito della porta antica, contrassegnato da due
frammenti di mezze colonne, che forse furono parte del-
la sua decorazione. Ivi dappresso la via è sorretta a si-
nistra da muri: a destra poi , sempre parlando di chi
esce da Tusculo, cominciansi a trovare gli avanzi delle
mura della città: quelle originali erano costrutte di mas-
si quadrilateri di pietra locale, che è una specie di tufa
vulcanico, lunghi alcuni fino a 4 piedi e mezzo posti con
poca , o ninna regolarità , quanto al ribattimento delle
commettiture: queste mura primitive però veggonsi in
alcuni luoghi ristaurate da muri di opera incerta , che
ricordano la era sillana, e da muri di opera reticolata
degli ultimi tempi della repubblica. La strada antica, che
in questa parte è sempre di una conservazione perfetta,
rimanendo, oltre il pavimento di grandi poliedri di la-
va, ancora i margini di pietre quadrilatere, ha circa 8
pieni di larghezza presso la porta, dove si dilata in mo-
do di piazzetta curvilinea per commodo de'carri. Que-
sta strada è quella diramazione della via tusculana, del-
la quale fu parlato di sopra, che ascendeva a Tusculo,
passando dal canto de' Camaldoli. Seguendo questa via,
poco dopo la porta si trova addossata alle mura origi-
nali una camera, che servì già di recipiente di acqua:
la porta che dà accesso a questa camera è molto ra-
stremata ed ha sopra 10 piedi di altezza e 5 di larghez-
za massima: l'architrave era di un sol masso, ma oggi è
spezzato. La camera è formata da un arco a sesto acuto