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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0351
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volte veggonsi ornate di belle pitture del cav. d'Arpino,
il quale secondo il Baglioni, nella vita di questo artista, ivi
effigiò diverse storie del Testamento vecchio a richiesta del
card. Pietro Aldohrandini. Queste sono nelle camere a
destra del salone centrale, e rappresentano: la morte di
Sisara: Davidde ed Abigaille: il precetto d'Iddio ad Ada-
mo, la trasgressione, di questo, e la pena: la morte di
Golia: e finalmente Giuditta. Dirimpetto al palazzo, verso
il monte, donde non poteva aversi una veduta estesa ,
Giacomo della Porta di concerto con Giovanni Fontana
immaginò un grande emiciclo, sul quale è la iscrizione
lunga riferita di sopra , con due grandi ale. Il corpo
principale dell'acqua algenziana cade sopra gradini e
forma una gran peschiera ed un euripo. A lato di que-
sto emiciclo verso mezzodì è una sala che chiamano del
Parnasso, perchè in essa è effigiato in rilievo quel monte
colle figure di Apollo, delle Muse, e del cavallo pega-
so, dove l'acqua fa suonare un organo. Questa camera
fu un tempo una pinacoteca vera, poiché fu tutta ador-
nata di quadri a buon fresco dal celebre Domenico Zam-
pieri detto communemente il Domenichino. Il Passeri
che fu per qualche tempo anche suo scolaro, e che ne
avea una ammirazione così grande, che dice, che la
prima volta che lo vide lo guardò con tanta meraviglia
come se fosse stato un angiolo, narra, come quel gran
maestro, dopo aver dipinto alla età di 29 anni la cap-
pella famosa di Grotta Ferrata pel card. Farnese l'an-
no 1610, passò a dipingere nella villa Aldobrandini
la sala del Parnasso , rappresentandovi varie storie di
Apollo: i paesi però furono dipinti dal Viola. Ora que-
ste pitture sono, o perite, o trasportate; servirà di me-
moria conoscere come erano state disposte: sopra la
porta era il fatto di Marsia: ne'lati da un canto era
stato rappresentato il gastigo di Mida, dall' altro Mer-
 
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