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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0492
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piano vedesi dirimpetto la lapide di Valeria Massima,
la cui scoperta ha decisa la questione del sito della
villa di Orazio: siccome fu da me riportata di sopra
nel tomo I. p. 295 all' aro BARDELLA , perciò mi
dispenso di qui riportarla di nuovo.
Aderente alla piazza baronale è la porta superiore
della Terra, per la quale poco dopo si raggiunge la via
valerla: passasi dinanzi la osteria detta Testaccio e dirim-
petto veggonsi belli esempli di petrificazioni fluviali ,
che mostrano a quale altezza ne'tempi anteriori alla storia
giungesse in questo sito il livello del fiume. Circa il mi-
glio XXVII. girasi intorno ad una convalle del Lucre-
tile, e sulla opposta riva attira lo sguardo i1 cono sel-
voso di Saracinesco. Si giunge poscia alla chiesa di s.
Rocco ed appena passata questa si apre dinanzi una ve-
duta magnifica, alla quale molto contribuisce il convento
di s. Cosimato coronato di cipressi e posto sopra rupi
giallastre. Presso questa chiesa a sinistra sono le vesti-
gia di una gran conserva spettante al fundus valeria-
nus ricordato dal Bibliotecario nella vita di Silvestro I.
e donato alla chiesa de'ss. Silvestro e Martino a'Monti
in Roma.
S. Cosimato è una chiesa con cenobio annesso de'
pp. francescani riformati 28 m. circa lontana da Roma
sulla sponda destra della via consolare in un ripiano
sorretto da rupi bagnate dall'Aniene, che scorre in fondo
ad una valle profonda, rompendosi fra sassi con impeto
tale che il mormorio delle sue acque percuote le orec-
chie anche di chi è lontano. Ivi era stato fondato un
monastero fino dal secolo VIII ed apparteneva ai bene-
dettini: questo corse pericolo di essere devastato dai
Saraceni verso l'anno 877, allorché que' barbari, dopo
aver preso e distrutto Varia, come indicossi di sopra ,
furono secondo una leggenda antica colti in questi din-
 
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