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e da Isidoro Origin. lib. XV. c. XVI. de Itin. il quale
dà la definizione di altri nomi pertinenti alle strade,
come quello di Callis per i sentieri praticabili solo alle
bestie, Trames per una strada di traversa, Diverticulum
e Diportium per una strada, che si distacca dal tronco
principale , Bivium pel biforcamento di due vie, Coni-
petum o Compitum l'incontro di più vie come i trivii
quadrivii ec, Distinguevansi poi le strade in publiche e
private, secondo Ulpiano, Dig. lib. XLIII. Tit. de Via
Public, et Itin. Pubi, refic. leg. II. §. 21. 22: le pri-
me erano quelle fatte a spese publiche sul suolo pu-
blico, le altre sul suolo privato a spese private, ma di
cui l'uso era commune al publico per andarvi, e con-
durvi bestiami soltanto, non per condurvi carri : ius
tantum eundi et agendi nobis competit. E nella cate-
goria delle publiche entravano in primo luogo [quelle ,
che i Romani appellavano consolari e pretorie, ed i
Greci fiajiXixag, o regali; così nella categoria delle pri-
vate entravano le agrarie perchè menavano ai campi.
Vicinali poi appellavansi le strade, che erano ne' vici ,
o che conducevano ai vici, le quali da alcuni ponevansi
nella categoria delle publiche: ed alcune di esse rima-
nevano tronche, altre poi conducevano in qualche via
militare, nome, che davasi alle vie che finivano al mare,
o in qualche città , o in qualche fiume di pertinenza
publica.
Ho indicato di sopra, che Dionisio e Strabono par-
lano di questi lavori de'Romani con meraviglia, ponen-
doli insieme cogli acquedotti e colle cloache , come le
opere più portentose: il primo così si esprime: Io per-
tanto nelle tre più magnifiche costruzioni di Roma ,
dalle quali apparisce la grandezza del commando ,
pongo gli acquedotti, il lastricar delle vie, ed il la-
voro delle cloache, non badando solo alla utilità, di
e da Isidoro Origin. lib. XV. c. XVI. de Itin. il quale
dà la definizione di altri nomi pertinenti alle strade,
come quello di Callis per i sentieri praticabili solo alle
bestie, Trames per una strada di traversa, Diverticulum
e Diportium per una strada, che si distacca dal tronco
principale , Bivium pel biforcamento di due vie, Coni-
petum o Compitum l'incontro di più vie come i trivii
quadrivii ec, Distinguevansi poi le strade in publiche e
private, secondo Ulpiano, Dig. lib. XLIII. Tit. de Via
Public, et Itin. Pubi, refic. leg. II. §. 21. 22: le pri-
me erano quelle fatte a spese publiche sul suolo pu-
blico, le altre sul suolo privato a spese private, ma di
cui l'uso era commune al publico per andarvi, e con-
durvi bestiami soltanto, non per condurvi carri : ius
tantum eundi et agendi nobis competit. E nella cate-
goria delle publiche entravano in primo luogo [quelle ,
che i Romani appellavano consolari e pretorie, ed i
Greci fiajiXixag, o regali; così nella categoria delle pri-
vate entravano le agrarie perchè menavano ai campi.
Vicinali poi appellavansi le strade, che erano ne' vici ,
o che conducevano ai vici, le quali da alcuni ponevansi
nella categoria delle publiche: ed alcune di esse rima-
nevano tronche, altre poi conducevano in qualche via
militare, nome, che davasi alle vie che finivano al mare,
o in qualche città , o in qualche fiume di pertinenza
publica.
Ho indicato di sopra, che Dionisio e Strabono par-
lano di questi lavori de'Romani con meraviglia, ponen-
doli insieme cogli acquedotti e colle cloache , come le
opere più portentose: il primo così si esprime: Io per-
tanto nelle tre più magnifiche costruzioni di Roma ,
dalle quali apparisce la grandezza del commando ,
pongo gli acquedotti, il lastricar delle vie, ed il la-
voro delle cloache, non badando solo alla utilità, di