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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0544
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541
te nel Museo. Queste vennero alla luce nel primo pe-
riodo del secolo XVII. e dierono soggetto di chiose a
scrittori eruditissimi, come il Casaubono , lo Scaligero ,
l'Hoeschel, e particolarmente il Salmasio. Altri posterior-
mente ne parlarono, come il Montfaucon, il Fabretti, il
Burigny ; ma un commentario esteso ne diede 1' anno
1794 Ennio Quirino Visconti , nel quale forse troppo
soverchia apparisce la erudizione, e qualche volta an-
che troppo ricercate sembrano le sue induzioni , come
quelle che vengono dettate dallo spirito sistematico, che
in tutte le opere sue traspare. In quelle iscrizioni il pa-
go è fregiato dell'epiteto ©lAO^EINOZ , cioè amante
degli ospiti, de'forastieri: si ricordano un tempio eretto
alle due Cereri, vecchia e nuova, probabilmente Fausti-
na seniore e giuniore, un delubro di Minerva, ec.
Il miglio terzo dell'Appia coincide quasi col monu-
mento sepolcrale, che poco dopo il recinto del castello
de'Caetani si vede a sinistra, spogliato del rivestimento
esterno, ma grande per la mole, e che entra nel nu-
mero di quelli che avevano la forma di ara, e che con-
serva ancora le morse di marmo, indizio de' massi, che
lo fasciavano, opera, io credo, de'tempi augustani.
La via appia assume in questo punto fino presso ad
Albano un aspetto di rovina, e devastazione , misto a
traccie di magnificenza: ivi conserva un breve tratto di
pavimento, unico, che rimanga più visibile in tutta la
estensione sua, sebbene ancor esso sia stato ristaurato :
mantiene però la larghezza che è di circa 14 piedi an-
tichi , e le traccio delle crepidini. Quella successione
di rovine, che lottano col tempo, e colla mano devasta-
trice degli uomini , per la solidità che presentano , per
la varietà delle forme, per la differenza della struttura,
dan luogo a meditazioni tristissime sulla caducità delle
cose umane, considerando la celebrità de' nomi, la po-
 
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