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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0613
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lo, e che da me vennero illustrate insieme colle altre
ed inserite nella descrizione di quella basilica del Ni-
colai. A destra de'monti di s. Paolo una strada campe-
stre conduce ai Saxa Puilia ricordati da Festo, dove fu
Ficana descritta a suo luogo v. FICANA. E poco dopo
la via entra nella selva ostiense che traversa per buone
due miglia: in essa lungo la via fu rinvenuta a sinistra
l'anno 1822 la lapide indicante il sepolcro di Tutilia Ru-
fa, Lucio Tutilio suo padre, e Seia madre eretto a vo-
lontà di Lucio Scribonio Cinna e di Fabia Psiche, oggi
riposta nell'episcopio di Ostia. Entro la selva conserva-
si un bel tratto dell'antico pavimento. Fino all'anno 1816
tutto il tratto della via antica entro la selva era intatto,
ma fu tolto e spezzato ancor questo dall'appaltatore Vi-
telli che devastò l'Appia e tante altre vie antiche per-
venute fino a noi. La via dopo questo punto traversava
le saline stabilite da Anco Marzio, oggi cangiate in uno
stagno pestilenziale. Dopo lo stagno, si trovò l'anno 1833
sul margine sinistro della via il sepolcro, o piuttosto co-
lombaio di parecchi liberti della gente Nevia e sopra
un basamento di travertino ben conservato e lasciato al
suo luogo si legge, in caratteri della era augustana:
C . NAEVI . C .L . ALEXsANDR
C . NAEVI . C . L. NEONIS.
NAEVIA . C .C.L . HILARA
vC.NAEVI. C.C.L.ASCEPIADES
FECIT.SIBI.ET.SVEIS
INFR . P. XX IN . AGR . P. XXV
La via ostiense terminava ad Ostia, ed ivi avea prin-
cipio la via Severiana, così detta, perchè venne aperta
da Settimio Severo lun^o il littorale da Ostia a Ter-
ratina, e fu il tramite fra la ostiense, la laurentina, la
laviniate, l'ardeatina, l'anziate, e I' appia. Di questa ri-
mangono molte vestigia visibili nelle selve di Castel
 
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