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Nibby, Antonio
Analisi storico-topografico-antiquaria della carta de'dintorni di Roma (Tomo 3) — [Italien?]: [Verlag nicht ermittelbar], 1837

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https://doi.org/10.11588/diglit.71099#0725
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lui gradite , che per le cesellature tolte dai carmi di
Omero chiamava omeriche : e preso da Locusta il ve-
leno e ripostolo in una pisside di oro, passò ad abitare
negli orti serviliani. Ivi spedì ad Ostia i piu fidi de'suoi
liberti , affinchè gli allestissero una squadra, sulla quale
disegnava d' imbarcarsi : frattanto tastò l'animo degli uf-
ficiali de' pretoriani per conoscere se lo avrebbero ac-
compagnato nella fuga. Ma di questi , altri scusaronsi ,
altri apertamente ricusarono di unirsi , ed uno perfino
sclamò :
Tanto è duro il morir ?
Allora varii progetti aggiraronsi nella sua mente agi-
tata : or voleva ricorrere supplichevole a Galba, ora ri-
volgersi ai Parti, ora in veste da lutto uscire in publico e
dinanzi ai Rostri nel modo più compassionevole che po-
teva chiedere perdono delle colpe passate , e nel caso
di non ottenerlo pregar che almeno gli si concedesse la
prefettura dell'Egitto. Ma da quest'ultimo progetto cre-
dono che fosse ritenuto pel timore di non essere messo
a brani prima di giungere al foro. Rimettendo così ogni
pensiero al dì vegnente si pose a dormire; ma sulla mezza
notte venne destato : e come intese che la guardia l'avea
abbandonato , saltò giù dal letto e mandò in cerca degli
amici. Non vedendo però tornare alcuno, egli stesso ac-
compagnato da'suoi domestici fece un giro per gli ap-
portamenti, che trovò chiusi e disabitati. Allora tornò
nella camera sua , e trovò foggiti perfino i custodi, che
aveano portato via le coperte, e tolta la pisside conte-
nente il veleno. E nel primo impeto della rabbia e della
disperazione mandò in cerca di Spicelo mirmillone, o di
qualche altro che lo avesse ucciso; non avendone però
trovato alcuno disse: non ho dunque nè un amico nè un
nemico? e sì dicendo corse come a precipitarsi nel Teve-
re. Ma rattenendosi mostrò desiderio di un luogo nascosto

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