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lenza e rispetto. Ma sopraggiunta la guerra fra questo
papa ed i Colonuesi nel 1297, Zagarolo fu presa dalle
genti del papa e distrutta, secondo gli Annali di Tolo-
meo da Lucca, storico quasi contemporaneo. Tornati i
Colonnesi dopo la morte di Bonifacio al possesso di Pa-
lestrina, Zagarolo ancora fu riedificato: ivi infatti por-
tossi il cardinal Gebennense dopo la morte di Grego-
rio XI. allorché n'era signore Agapito Colonna, ed ivi
pure nel 1378 si ritirarono i tre cardinali italiani dopo il
congresso tenuto presso Galestrina , affine di evitare il
gravissimo scisma che pur troppo poi avvenne. Nel 1417
fu occupata da Niccolò Piccinino insieme con Palestri-
na con 400 cavalli. Nuove sciagure piombarono sopra
questa terra non molti anni dopo; imperciocché accesasi
la guerra fra i Colonuesi e papa Eugenio IV. il Vitelle-
sebi legato destinato dal papa a condurla assediò ai 3 di
maggio Zagarolo e dopo 3 mesi di assedio prese la ter-
ra per mancanza di viveri ; fu ripresa di nuovo l'anno se-
guente ai 2 di novembre da Lorenzo Colonna , insieme
colla rocca; ma assalita di nuovo dall'esercito del lega-
to nel 1439 fu nel mese di maggio arsa e distrutta, sic-
come si legge nel Diario dell'lnfessura riportato dal Mu-
ratori Rer. Ital. Script. T. III. P. II. col 1127. Torna-
ti in pace i Colonnesi colla Chiesa, Zagarolo rimase nel-
la divisione de' beni della famiglia al ramo di Lorenzo
Colonna e de'suoi fratelli. Veggasi l'atto di divisione in-
serito dal Petrini nelle sue Memorie Prenestine num. 58.
Andò soggetta al saccheggio per parte de'soldati del pa-
pa l'anno 1526 nella guerra fra Clemente VII ed i Co-
lonnesi. Servì al card. Gambara vescovo prenestino l'an-
no 1583 per celebrarvi il sinodo diocesano. L'anno 1586
Sisto V. vi dimorò, allorché pertossi ad osservare i la-
vori dell'acquedotto dell'acqua Felice. Nel secolo XVII
divenne signoria de'Rospigliosi, che ancora la ritengono.
lenza e rispetto. Ma sopraggiunta la guerra fra questo
papa ed i Colonuesi nel 1297, Zagarolo fu presa dalle
genti del papa e distrutta, secondo gli Annali di Tolo-
meo da Lucca, storico quasi contemporaneo. Tornati i
Colonnesi dopo la morte di Bonifacio al possesso di Pa-
lestrina, Zagarolo ancora fu riedificato: ivi infatti por-
tossi il cardinal Gebennense dopo la morte di Grego-
rio XI. allorché n'era signore Agapito Colonna, ed ivi
pure nel 1378 si ritirarono i tre cardinali italiani dopo il
congresso tenuto presso Galestrina , affine di evitare il
gravissimo scisma che pur troppo poi avvenne. Nel 1417
fu occupata da Niccolò Piccinino insieme con Palestri-
na con 400 cavalli. Nuove sciagure piombarono sopra
questa terra non molti anni dopo; imperciocché accesasi
la guerra fra i Colonuesi e papa Eugenio IV. il Vitelle-
sebi legato destinato dal papa a condurla assediò ai 3 di
maggio Zagarolo e dopo 3 mesi di assedio prese la ter-
ra per mancanza di viveri ; fu ripresa di nuovo l'anno se-
guente ai 2 di novembre da Lorenzo Colonna , insieme
colla rocca; ma assalita di nuovo dall'esercito del lega-
to nel 1439 fu nel mese di maggio arsa e distrutta, sic-
come si legge nel Diario dell'lnfessura riportato dal Mu-
ratori Rer. Ital. Script. T. III. P. II. col 1127. Torna-
ti in pace i Colonnesi colla Chiesa, Zagarolo rimase nel-
la divisione de' beni della famiglia al ramo di Lorenzo
Colonna e de'suoi fratelli. Veggasi l'atto di divisione in-
serito dal Petrini nelle sue Memorie Prenestine num. 58.
Andò soggetta al saccheggio per parte de'soldati del pa-
pa l'anno 1526 nella guerra fra Clemente VII ed i Co-
lonnesi. Servì al card. Gambara vescovo prenestino l'an-
no 1583 per celebrarvi il sinodo diocesano. L'anno 1586
Sisto V. vi dimorò, allorché pertossi ad osservare i la-
vori dell'acquedotto dell'acqua Felice. Nel secolo XVII
divenne signoria de'Rospigliosi, che ancora la ritengono.