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dell'Isola che traversava sopra un ponte di massi quadri-
lateri ancora esistenti.
Oggi nell'andare da Roma a Veii si segue più or-
dinariamente la strada detta della Isola, sulla quale non
ho incontrato traccio di pavimento antico. Dirama que-
sta dalla Cassia verso il X. m. da Roma, a destra. Nel
primo tratto è la medesima, che quella di Formello; ma
dopo un mezzo miglio trovasi il bivio : prendendo a
destra, lasciansi a sinistra due tumuli sepolcrali , che
rammentano qualcuna delle battaglie frai Romani e i
Veienti: e dopo un altro miglio e mezzo si giunge sotto
il castello della Isola, che si presenta come sopra uno
scoglio spiccato dalla catena di parecchi colli dirupati:
esso è di fo rma oblonga nella direzione da occidente ad
oriente. Quel dirupo è un ammasso di ceneri vulcaniche
indurite dall'acqua, fragile però e facile a franarsi, come
si vede accadere ogni giorno, indizio che era molto più
alto di oggi , e molto più esteso, e tagliato a picco :
prova ulteriore è questa fragilità della pietra, della fa-
cilità con che si aprì il cunicolo, e della fragilità con che
questo cunicolo stesso si scoscese, e diè probabilmente
luogo alla strada che conduce alla Terra. Molte caverne
veggonsi aperte nel lato della rupe che guarda mezzo-
giorno e levante, che si ravvisano come sepolcri etru-
schi: una di queste è di forma quadrata e piena di pic-
ciole nicchie, come si osserva ne'colombarii romani. II
villaggio presenta da ogni parte 1' aspetto dello squal-
lore e della decadenza, e mostra nel fabbricato essere
stato riedificato nel secolo XV. Esso è parte della Co-
marca e del distretto di Roma, e nella ultima statistica
dell anno 1827 gli si assegnarono 80 abitanti. Coppi no-
minato di sopra afferma, che da una visita della dio-
cesi di Porto, alla quale questo villaggio appartiene ri-
sulta. che nel 1636 la Isola contava 130 abitanti: nel 1660
dell'Isola che traversava sopra un ponte di massi quadri-
lateri ancora esistenti.
Oggi nell'andare da Roma a Veii si segue più or-
dinariamente la strada detta della Isola, sulla quale non
ho incontrato traccio di pavimento antico. Dirama que-
sta dalla Cassia verso il X. m. da Roma, a destra. Nel
primo tratto è la medesima, che quella di Formello; ma
dopo un mezzo miglio trovasi il bivio : prendendo a
destra, lasciansi a sinistra due tumuli sepolcrali , che
rammentano qualcuna delle battaglie frai Romani e i
Veienti: e dopo un altro miglio e mezzo si giunge sotto
il castello della Isola, che si presenta come sopra uno
scoglio spiccato dalla catena di parecchi colli dirupati:
esso è di fo rma oblonga nella direzione da occidente ad
oriente. Quel dirupo è un ammasso di ceneri vulcaniche
indurite dall'acqua, fragile però e facile a franarsi, come
si vede accadere ogni giorno, indizio che era molto più
alto di oggi , e molto più esteso, e tagliato a picco :
prova ulteriore è questa fragilità della pietra, della fa-
cilità con che si aprì il cunicolo, e della fragilità con che
questo cunicolo stesso si scoscese, e diè probabilmente
luogo alla strada che conduce alla Terra. Molte caverne
veggonsi aperte nel lato della rupe che guarda mezzo-
giorno e levante, che si ravvisano come sepolcri etru-
schi: una di queste è di forma quadrata e piena di pic-
ciole nicchie, come si osserva ne'colombarii romani. II
villaggio presenta da ogni parte 1' aspetto dello squal-
lore e della decadenza, e mostra nel fabbricato essere
stato riedificato nel secolo XV. Esso è parte della Co-
marca e del distretto di Roma, e nella ultima statistica
dell anno 1827 gli si assegnarono 80 abitanti. Coppi no-
minato di sopra afferma, che da una visita della dio-
cesi di Porto, alla quale questo villaggio appartiene ri-
sulta. che nel 1636 la Isola contava 130 abitanti: nel 1660