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sono nascosti nella costruzione de'muri del casale. Fra
questo punto ed il V. miglio, non solo non esistono ru-
deri che possano avere appartenuto ad un tempio, ma
scavi fatti dal commendatore Carlo Torlonia di là dal
casale medesimo verso oriente l'anno 1830 hanno di-
mostrato la esistenza in quella parte di una specie di
borgata, forse il pago Lemonio ricordato da Festo : e
molti sepolcri, poiché si sono trovati fino a dodici sar-
cofagi , e fra questi alcuni per arte , conservazione e
soggetto molto importanti. Nella costruzione del casale
sono stati impiegati molti frantumi di marmi: altri veg-
gonsi sparsi sul suolo: ivi osservai pure una base co-
rintia di marmo de'tempi antoniniani che avea 1 pie-
de e circa tre quarti di diametro; ma la prossimità di
fabbriche antiche di ogni specie, e la facilità delle tra-
slocazioni non lasciano luogo a poter dare una opinio-
ne sulla loro pertinenza originale.
Il casale di Roma Vecchia è collocato frai due
acquedotti della Marcia, e della Claudia, il primo a si-
nistra l'altro a destra : acquedotti facili a riconoscersi
dal livello rispettivo; quello della Claudia è altissimo ,
quello della Marcia è molto più basso: in quello della
Claudia ravvisansi i due spechi della Claudia e dell'
Aniene Nuova: in quello della Marcia i tre della Mar-
cia, Tepula, e Giulia; ma sopra questo aiticelo veggasi
ciò che è stato descritto di sopra. La via latina in que-
sto punto è attraversata dal rivo detto la Marrana, che
si passa sopra un ponte. Ed in questi dintorni del pon-
ticello, fra esso e l'acquedotto di Claudio furono fatti
gli scavi so vraindicati dal commendatore Carlo Tor-
lonia. Circa il V. miglio veggonsi a sinistra i ruderi
della villa imperiale de' tempi adrianèi , forse di Ser-
viano cognato di Adriano, e perciò nella carta è desi-
gnata col nome di SVBVRBANVM HADRIANI: di essa
sono nascosti nella costruzione de'muri del casale. Fra
questo punto ed il V. miglio, non solo non esistono ru-
deri che possano avere appartenuto ad un tempio, ma
scavi fatti dal commendatore Carlo Torlonia di là dal
casale medesimo verso oriente l'anno 1830 hanno di-
mostrato la esistenza in quella parte di una specie di
borgata, forse il pago Lemonio ricordato da Festo : e
molti sepolcri, poiché si sono trovati fino a dodici sar-
cofagi , e fra questi alcuni per arte , conservazione e
soggetto molto importanti. Nella costruzione del casale
sono stati impiegati molti frantumi di marmi: altri veg-
gonsi sparsi sul suolo: ivi osservai pure una base co-
rintia di marmo de'tempi antoniniani che avea 1 pie-
de e circa tre quarti di diametro; ma la prossimità di
fabbriche antiche di ogni specie, e la facilità delle tra-
slocazioni non lasciano luogo a poter dare una opinio-
ne sulla loro pertinenza originale.
Il casale di Roma Vecchia è collocato frai due
acquedotti della Marcia, e della Claudia, il primo a si-
nistra l'altro a destra : acquedotti facili a riconoscersi
dal livello rispettivo; quello della Claudia è altissimo ,
quello della Marcia è molto più basso: in quello della
Claudia ravvisansi i due spechi della Claudia e dell'
Aniene Nuova: in quello della Marcia i tre della Mar-
cia, Tepula, e Giulia; ma sopra questo aiticelo veggasi
ciò che è stato descritto di sopra. La via latina in que-
sto punto è attraversata dal rivo detto la Marrana, che
si passa sopra un ponte. Ed in questi dintorni del pon-
ticello, fra esso e l'acquedotto di Claudio furono fatti
gli scavi so vraindicati dal commendatore Carlo Tor-
lonia. Circa il V. miglio veggonsi a sinistra i ruderi
della villa imperiale de' tempi adrianèi , forse di Ser-
viano cognato di Adriano, e perciò nella carta è desi-
gnata col nome di SVBVRBANVM HADRIANI: di essa