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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Antica — Roma: Tipografia delle belle arti, 1838

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https://doi.org/10.11588/diglit.68900#0194
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174 Ponte Fabriczus, o Quattro Capi
sopra dell’anno 370 della era volgare. Un arco grande
e due piccioli, come altri ponti della era medesima, o
del secolo seguente servono al passaggio delle acque. Lo
stile e la costruzione trovansi affatto analoghi a quelle
porte che ci rimangono de’ tempi di Onorio, cioè che i
massi di travertino che lo fasciano esternamente sono
irregolari, e mal commessi insieme.
P. Fabricius og. P. Quattro Capi. E questo il
ponte che dalla ripa sinistra del fiume mette nella Isola
Tiberina, il più antico fra i superstiti che si conserva,
meno i parapetti che sono moderni. Imperciocché fu
edificato, secondo Dione lib. XXXVII. l’anno di Ro-
ma 692, cioè l’anno susseguente al consolato di Cicero-
ne. Quello storico narrando al c. XLV. i fatti accaduti
in quell’ anno aggiunge : tots raura ts eyevsTo
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(pzpovcot xaTEGxzvaaOY], Qaftprwa. vXrfiitiGa.: allora queste
cose avvennero, ed il ponte di pietra chiamato ea-
bricio, che porta in quella che allora era isoletta
nel Tevere fu edificalo. Si noti la espressione, che al-
lora era isoletta, poiché è prova, che fino alla epoca
della costruzione di questo ponte non v’erano ponti che
unissero quella isola alle sponde, e perciò era veramente
isola. II passo di Dione viene confermato ed illustrato
insieme dalla iscrizione, che a lettere cubitali si legge
sugli archi, e che per la paleografìa presenta tutti i ca-
ratteri della originalità e della epoca, alla quale si at-
tribuisce.
L . FABRICIVS . C . F . CVR . VIAR . FACIVNDVM
COERAVIT . EIDEMQ . PROBAVIT
Quindi si conosce perchè dagli antichi col nome di Fa-
bricio venisse designato. E quanto a questo Lucio, allora
curatore delle vie, è quello stesso, di cui ci rimangono
medaglie in bronzo di seconda forma descritte dal Vail-
 
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