S. ANASTASIA 75
billon Mus. hai. T. IL Innocenzo III. l’anno 1210 vi
fece nuovi ristanti e vi costrusse di nuovo gli amboni
come faceva fede la iscrizione seguente, che a’tempi dell1
Ugonio cioè l’anno 1588 ancora ivi leggevasi in un mar-
mo che ne avea fatto parte, e che egli, Stazioni p. 61
riferisce cosi: ANNO DOMINI MCCX. PONTIFICA-
TVS DOMINI INNOCENTII TERTII PAPAE ANNO
EIVS DECIMOTERTIO . INDICTIONE QVARTA.
Di nuovo fu instaurata l’anno 1475 da papa Sisto IV.
Conservò lo stato primitivo fino al pontificato di Urba-
no Vili, l’anno 1636. L’Ugonio citato di sopra, chela
vide prima della ricostruzione della facciata e delle va-
riazioni apportate all’ interno, scrive, che vi si saliva
per una scala ampia, e che avea un portico dinanzi. Che
l’interno originalmente era diviso in tre navi da 30 co-
lonne, ma allora solo 15 ne rimanevano, due di verde
antico sostenevano barcone e presso Γaitar maggiore ri-
maneva un pezzo del pavimento di opera alessandrina.
Ma nell’anno 1634, come narra il Martinelli Roma eoe
Ethnica Sacra p. 54 essendo per un turbine caduto
il portico di recente edificato dal card, titolare Bernar-
do de Royas y Sandoual, papa Urbano Vili, fece co-
struire la facciata, che oggi si vede con architettura di
Luigi Arrigucci fiorentino, come affermano il Venuti
Roma Moderna T. IL p. 399, ed il Milizia, il quale
nelle Memorie degli Architetti c. III. parlando di Ono-
rio Lunghi ne dà questo giudizio: la facciata di essa
chiesa è di Luigi Arrigucci fiorentino e benché è a
due ordini con cornicione frammezzo, con pilastri e
con qualche inutile risalto-, pure ha del brio e piace.
Dopo il card. Ulderigo Carpegna titolare e mons. Fran-
cesco Maria Febei vi fecero molti ornamenti. Il card.
Costaguti l’anno 1 703 rifece la volta della tribuna. Fi-
nalmente il card. Nuno da Cunha portoghese, anche
billon Mus. hai. T. IL Innocenzo III. l’anno 1210 vi
fece nuovi ristanti e vi costrusse di nuovo gli amboni
come faceva fede la iscrizione seguente, che a’tempi dell1
Ugonio cioè l’anno 1588 ancora ivi leggevasi in un mar-
mo che ne avea fatto parte, e che egli, Stazioni p. 61
riferisce cosi: ANNO DOMINI MCCX. PONTIFICA-
TVS DOMINI INNOCENTII TERTII PAPAE ANNO
EIVS DECIMOTERTIO . INDICTIONE QVARTA.
Di nuovo fu instaurata l’anno 1475 da papa Sisto IV.
Conservò lo stato primitivo fino al pontificato di Urba-
no Vili, l’anno 1636. L’Ugonio citato di sopra, chela
vide prima della ricostruzione della facciata e delle va-
riazioni apportate all’ interno, scrive, che vi si saliva
per una scala ampia, e che avea un portico dinanzi. Che
l’interno originalmente era diviso in tre navi da 30 co-
lonne, ma allora solo 15 ne rimanevano, due di verde
antico sostenevano barcone e presso Γaitar maggiore ri-
maneva un pezzo del pavimento di opera alessandrina.
Ma nell’anno 1634, come narra il Martinelli Roma eoe
Ethnica Sacra p. 54 essendo per un turbine caduto
il portico di recente edificato dal card, titolare Bernar-
do de Royas y Sandoual, papa Urbano Vili, fece co-
struire la facciata, che oggi si vede con architettura di
Luigi Arrigucci fiorentino, come affermano il Venuti
Roma Moderna T. IL p. 399, ed il Milizia, il quale
nelle Memorie degli Architetti c. III. parlando di Ono-
rio Lunghi ne dà questo giudizio: la facciata di essa
chiesa è di Luigi Arrigucci fiorentino e benché è a
due ordini con cornicione frammezzo, con pilastri e
con qualche inutile risalto-, pure ha del brio e piace.
Dopo il card. Ulderigo Carpegna titolare e mons. Fran-
cesco Maria Febei vi fecero molti ornamenti. Il card.
Costaguti l’anno 1 703 rifece la volta della tribuna. Fi-
nalmente il card. Nuno da Cunha portoghese, anche