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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Moderna — Roma: Tipografia delle Belle Arti, 1839

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https://doi.org/10.11588/diglit.68898#0109
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s. Andrea delia Valle 87
so da morte immatura non la potè finire. La compiè se-
condo lo stesso scrittore Carlo Maderno che fece il coro,
la tribuna, la cupola, ed il disegno della facciata, il quale
però non fu eseguito, poiché quella facciata che oggi
veggiamo è stata fatta sui disegni di Carlo Rainaldi, co-
me narra il Pascoli T. I. p. 309.
Questa, sebbene rigurgiti di risalti, e di frontispi-
zii è magnifica, ed è ornata di statue , delle quali il
s. Gaetano, ed il s. Sebastiano sono di Domenico Guidi,
secondo il Pascoli p. 254: quelle di s. Andrea aposto-
lo e di s» Andrea Avellino sono di Ercole Ferrata co-
me dice lo stesso biografo p. 242. il quale aggiunge, che
di questo scultore è lavoro pure la Fama. Le due sta-
tue poi sopra la porta sono di Jacopo Antonio Fancel-
li: veggasi il Pascoli T. II. p. 469. Entrando in chie-
sa è da notarsi, che la cupola ha 74 palmi di diame-
tro, ed è perciò la più vasta di tutte le cupole di Ro-
ma dopo la vaticana. I peducci furono dipinti dal Do-
menichino, e riguardansi come una delle opere più in-
signi di questo artista, il quale vi espresse i quattro
evangelisti, figure di straordinaria grandezza. S. Matteo
è effigiato in atto di considerare con grandissima appli-
cazione di mente s egli ha dappresso Γ angelo che so-
stiene una croce con due angiolini , che reggono una
tavola, e vicino a’suoi piedi un putto dentro una culla:
allude la croce al suo martirio: la tavola alla sua pro-
fessione di banchiere, il putto nella culla, alla genea-
logia che ha tessuto di Gesù Cristo. Il secondo è
s. Giovanni, figura di una bellezza celeste, espresso in at-
to di volarsene al cielo portato sulle ali dell’aquila: e
appresso a lui è un putto che innalza una facella accesa,
alludendo alla frase del suo vangelo: ipse erat lux: a’
piedi sono due puttini che si stringono caramente, sia
per significare la unione ipostalica delle due nature,
 
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