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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Moderna — Roma: Tipografia delle Belle Arti, 1839

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https://doi.org/10.11588/diglit.68898#0240
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218 Chiese
vere detta pure s. Anna de’Bresciani, perchè spetta a
quella nazione, ed è consagrata a s. Anna ed a que’due
santi protettori della città di Brescia. Il Bramante avea
cominciato in questa parte il gran fabbricato della cu-
ria divisato da Giulio II, del (piale si vedono ancora
le vestigia, Rimasta quella opera imperfetta i Bresciani
Tanno 1Ò76 ottennero secondo il Fanucci Opere Pie
lib. IV. c. XVIli. la parte di quest’edificio destinata
già a servire di chiesa, ma che poi durante il pontificato
di Giulio III. fu ridotta ad uso di teatro, e di stalla di
cavalli. Quindi la ridussero in una chiesa decorosa che
dedicarono ai santi loro protettori, e dopo, avendo ot-
tenuto la reliquia di s. Anna vi unirono anche il suo
nome. Nel finire del secolo XVII. poi ne rinnovarono
la facciata con architettura di Carlo Fontana, come si
trae dal Pascoli T. II. p. 544. Francesco Cozza, secondo
lo stesso biografo p. 68 vi dipinse i santi titolari: che
ripetè poi nel quadro dell’altar maggiore. La s. Anna
sul suo altare si dice della scuola del Barocci.
S. FILIPPO NERI. Chiesa del rione VII. posta sulla
via Giulia , Tunica che in Roma abbia quel santo ri-
guardato come l’apostolo di Roma. Essa venne edificata
nel pontificato di Paolo V. da Rutilio Brandi fiorentino
guantajo, come oratorio della confraternita delle piaghe
del Redentore, delle quali era molto divoto, e fu de-
dicata a s. Trofimo, avvocato contro la gotta. Poscia fu
dedicata a s. Filippo. Il quadro del santo titolare è una
copia di quello di Guido Reni: il s. Trofimo in atto di
sanare podagrosi è di Filippo Zucchetti: ed il Crocifisso
in rilievo è lavoro de’tempi bassi trasportato in questa
chiesa dalle grotte vaticane. Nclloraiorio il Salvatore
impiagato sostenuto da un Angelo si ascrive a Federico
Zuccari.
 
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