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Chiese
RAPHAEL RIARIVS SAVONENSIS
S. GEORGI CARDINALE
S. R. E. GAMERARIAS
A S1XTO IV. PONT. MAX.
HONORIBVS AC FORTVNIBVS HONESTATVS
TEMPLVM DIVO LAVRENTIO MARTYRI DICATVM
ET AEDES A FVNDAMENTIS SVA IMPENSA FEGIT
MGGCCLXXXXV
ALEXANDRO VI. P. M.
In seguito il card. Alessandro Farnese, Vice-Can-
celliere, vi fece il soffitto intagliato e messo a oro, ed
ornolla con buone pitture a fresco ne* tre gran muri :
Niccolò dalle Pomarancie dipinse la faccia a corna e-
vangelii ; Gio. de’ Vecchi quella dirempetto all’ aitar
maggiore, ed il cav. d’ Arpino Γ altra a corna episto-
lae. In questa occasione il card, suddetto rifece anche
l’altar maggiore, che per ciò venne di nuovo consacrato
nel 157 7, il primo giorno di settembre. Il card. Fran-
cesco Barberini con architettura del Bernino eresse la
tribuna nuova, ornandola di stucchi, tenuti in gran pre-
gio dagl’ intendenti dell’arte, e facendovi due organi ,
e l’altare isolato in cui furon riposte le ossa di s. Eu-
tichio martire e di s. Damaso papa. Il card. Pietro Ot-
toboni co’disegni del cav. Domenico Gregorini aprì la
nuova confessione avanti Γ aitar maggiore, collocando-
vi entro le reliquie de’ SS. Ippolito, Ercolano, Taurino,
e Gio. Calabita. .Ma tutti questi abbellimenti ed altri
ancora fatti nella basilica dai cardinali Vice-Cancellieri,
che per diritto ne sono titolari, disparvero affatto, per-
chè sul finire del secolo scorso, il tempio minacciando
di minare, fu chiuso, e la collegiata, venne trasferita
in s. Andrea della Palle. Dopo un lungo corso di vG
Chiese
RAPHAEL RIARIVS SAVONENSIS
S. GEORGI CARDINALE
S. R. E. GAMERARIAS
A S1XTO IV. PONT. MAX.
HONORIBVS AC FORTVNIBVS HONESTATVS
TEMPLVM DIVO LAVRENTIO MARTYRI DICATVM
ET AEDES A FVNDAMENTIS SVA IMPENSA FEGIT
MGGCCLXXXXV
ALEXANDRO VI. P. M.
In seguito il card. Alessandro Farnese, Vice-Can-
celliere, vi fece il soffitto intagliato e messo a oro, ed
ornolla con buone pitture a fresco ne* tre gran muri :
Niccolò dalle Pomarancie dipinse la faccia a corna e-
vangelii ; Gio. de’ Vecchi quella dirempetto all’ aitar
maggiore, ed il cav. d’ Arpino Γ altra a corna episto-
lae. In questa occasione il card, suddetto rifece anche
l’altar maggiore, che per ciò venne di nuovo consacrato
nel 157 7, il primo giorno di settembre. Il card. Fran-
cesco Barberini con architettura del Bernino eresse la
tribuna nuova, ornandola di stucchi, tenuti in gran pre-
gio dagl’ intendenti dell’arte, e facendovi due organi ,
e l’altare isolato in cui furon riposte le ossa di s. Eu-
tichio martire e di s. Damaso papa. Il card. Pietro Ot-
toboni co’disegni del cav. Domenico Gregorini aprì la
nuova confessione avanti Γ aitar maggiore, collocando-
vi entro le reliquie de’ SS. Ippolito, Ercolano, Taurino,
e Gio. Calabita. .Ma tutti questi abbellimenti ed altri
ancora fatti nella basilica dai cardinali Vice-Cancellieri,
che per diritto ne sono titolari, disparvero affatto, per-
chè sul finire del secolo scorso, il tempio minacciando
di minare, fu chiuso, e la collegiata, venne trasferita
in s. Andrea della Palle. Dopo un lungo corso di vG