s. Maria del Popolo 463
Nella navata maggiore della chiesa sono parecchie
statue di sante in istucco poste ai lati degli archi, eseguite
da diversi artefici con disegno del Bernini. Le prime due
da mano destra entrando in chiesa sono di Francesco
Bossi; delle seconde, la prima è del Morelli, l’altra del
Naldini, le altre sono di Gio. Antonio Mari , e le ul-
time da questa parte di Francesco de Rossi.
Nell’arcone che corrisponde alla cupola sono due
.angioli che reggono l’arme d’Alessandro VII., condot-
ti dal Raggi; ed entrando nella crocera si veggono due
organi di bizzarra forma , e per disotto ad ognuno è
un angiolo ed un putto che tengono le armi dello stes-
so pontefice, lavori del nominato Raggi.
Ritornando nella nave grande, e procedendo verso
la porta, le altre prime due statue di stucco ai lati de-
gli archi per di sopra sono del Raggi, quelle che se-
guono del Perone ; le due contigue dello stesso Rag-
gi, e le ultime di Ercole Ferrata : i due angioli dalle
bande dell’occhio della chiesa sono di esso Ferrata.
Entro questo famoso tempio sono, in gran numero
depositi, e memorie sepolcrali, appartenenti ad epoche
diverse. Noi tralasciando quelle di minor conto, parlere-
mo in breve delle altre che meritano d’essere ricordate
o per bontà di lavoro, o per la rinomanza dei perso-
naggi a cui son poste , o per tuttedue le ragioni sud-
dette. Incominciando dunque dalla nave minore a de·?
stra, diremo che nella prima cappella dal capto diritto
osservasi uno splendido monumento in cui sono cinque
statue di marmo di differenti grandezze e degli ornati
molto finiti, ma non troppo gentili per gusto : in esso
giace il card. Gio. De Castro spaglinolo , morto sotto
Giulio IL , e la sua statua giace sopra un’ urna entro
una nicchia che contiene l’effigie di Maria retta da due
angioli di bassorilievo. Incontro si osserva Γ altro se-
Nella navata maggiore della chiesa sono parecchie
statue di sante in istucco poste ai lati degli archi, eseguite
da diversi artefici con disegno del Bernini. Le prime due
da mano destra entrando in chiesa sono di Francesco
Bossi; delle seconde, la prima è del Morelli, l’altra del
Naldini, le altre sono di Gio. Antonio Mari , e le ul-
time da questa parte di Francesco de Rossi.
Nell’arcone che corrisponde alla cupola sono due
.angioli che reggono l’arme d’Alessandro VII., condot-
ti dal Raggi; ed entrando nella crocera si veggono due
organi di bizzarra forma , e per disotto ad ognuno è
un angiolo ed un putto che tengono le armi dello stes-
so pontefice, lavori del nominato Raggi.
Ritornando nella nave grande, e procedendo verso
la porta, le altre prime due statue di stucco ai lati de-
gli archi per di sopra sono del Raggi, quelle che se-
guono del Perone ; le due contigue dello stesso Rag-
gi, e le ultime di Ercole Ferrata : i due angioli dalle
bande dell’occhio della chiesa sono di esso Ferrata.
Entro questo famoso tempio sono, in gran numero
depositi, e memorie sepolcrali, appartenenti ad epoche
diverse. Noi tralasciando quelle di minor conto, parlere-
mo in breve delle altre che meritano d’essere ricordate
o per bontà di lavoro, o per la rinomanza dei perso-
naggi a cui son poste , o per tuttedue le ragioni sud-
dette. Incominciando dunque dalla nave minore a de·?
stra, diremo che nella prima cappella dal capto diritto
osservasi uno splendido monumento in cui sono cinque
statue di marmo di differenti grandezze e degli ornati
molto finiti, ma non troppo gentili per gusto : in esso
giace il card. Gio. De Castro spaglinolo , morto sotto
Giulio IL , e la sua statua giace sopra un’ urna entro
una nicchia che contiene l’effigie di Maria retta da due
angioli di bassorilievo. Incontro si osserva Γ altro se-