482 Chiese
rapito in ispirilo, vide una scala che da terra giunge-
va al cielo, e su per essa salivano molte anime spri-
gionate dal purgatorio. L’anno 1582 il card. Alessandro
Farnese la riedificò dalle fondamenta , ed il Cardinal
Pietro Aldobrandini la perfezionò poi co’disegni di Gio.
Battista della Porta. La sua forma esterna è semplice
e leggera, e Γinteriore è a otto facce.
Il detto card. Aldobrandini fece eseguire il mu-
saico nella volta della tribuna, da Francesco Zucca fio-
rentino, sui cartoni di Gio. de Vecchi: quest’opera vie-
ne risguardata come una delle migliori fra quelle con-
dotte dopo la decadenza delle arti. Nel sotterraneo ,
a cui si discende per due scale, sulla mano manca si
vede un altare, dal canto dell’ epistola del quale si
scorge per una inferriata il cimiteri o. Questo cimiterio
è l’antichissimo di s. Zenone, dove furon sepolti me-
glio che dieci mila martiri: dal lato poi dell’evangelio
si vede un' angusta cameretta , ove si crede piamente
che s. Paolo fosse trattenuto aspettando d’esser deca-
pitato.
Anticamente era qui un’altra chiesa dedicata a s.
Gio. Battista e si pretende fessevi anche una villa chia-
mata acqua salvia , nella quale stettero ritirati molti
santi in tempo delle persecuzioni , e molti furonvi ri-
legati, martirizzati e sepolti.
S. MARIA DE’SETTE DOLORI. Chiesa con mo-
nistero delle monache agostiniane, posta nel rione XIII.,
Trastevere. Prima di giungere alla vetta del Gianicolo
si trova da mano diritta questa chiesa col suo moniste-
ro congiuntole, il quale fu fondato nel 1652 da D· Ca-
milla Farnese duchessa di Latera ed assegnato ad alcu-
ne religiose dell’ordine di s. Agostino. Il disegno di esso
è del Boromini, di cui è pure quello della chiesa che
ha la facciata non compiuta. L’interno di lei ha tre al-
rapito in ispirilo, vide una scala che da terra giunge-
va al cielo, e su per essa salivano molte anime spri-
gionate dal purgatorio. L’anno 1582 il card. Alessandro
Farnese la riedificò dalle fondamenta , ed il Cardinal
Pietro Aldobrandini la perfezionò poi co’disegni di Gio.
Battista della Porta. La sua forma esterna è semplice
e leggera, e Γinteriore è a otto facce.
Il detto card. Aldobrandini fece eseguire il mu-
saico nella volta della tribuna, da Francesco Zucca fio-
rentino, sui cartoni di Gio. de Vecchi: quest’opera vie-
ne risguardata come una delle migliori fra quelle con-
dotte dopo la decadenza delle arti. Nel sotterraneo ,
a cui si discende per due scale, sulla mano manca si
vede un altare, dal canto dell’ epistola del quale si
scorge per una inferriata il cimiteri o. Questo cimiterio
è l’antichissimo di s. Zenone, dove furon sepolti me-
glio che dieci mila martiri: dal lato poi dell’evangelio
si vede un' angusta cameretta , ove si crede piamente
che s. Paolo fosse trattenuto aspettando d’esser deca-
pitato.
Anticamente era qui un’altra chiesa dedicata a s.
Gio. Battista e si pretende fessevi anche una villa chia-
mata acqua salvia , nella quale stettero ritirati molti
santi in tempo delle persecuzioni , e molti furonvi ri-
legati, martirizzati e sepolti.
S. MARIA DE’SETTE DOLORI. Chiesa con mo-
nistero delle monache agostiniane, posta nel rione XIII.,
Trastevere. Prima di giungere alla vetta del Gianicolo
si trova da mano diritta questa chiesa col suo moniste-
ro congiuntole, il quale fu fondato nel 1652 da D· Ca-
milla Farnese duchessa di Latera ed assegnato ad alcu-
ne religiose dell’ordine di s. Agostino. Il disegno di esso
è del Boromini, di cui è pure quello della chiesa che
ha la facciata non compiuta. L’interno di lei ha tre al-