514 Chiese
Dal Corridojo che rimane fra la sacrestia e la chie-
sa si passa alla cappellina posta dietro Γ altare di san
Filippo, fatta ornare da Giulio Donati avvocato conci-
storiale. La volta della camera che incontrasi prima
d’entrarvi ha effigiato in un quadro il santo rapito in
estasi, lavoro sopra il mediocre di Francesco Tornioli
senese. Il quadro sull’altare della detta cappella, espri-
mente il santo fondatore, è un’opera d’ottimo gusto di
tinte, eseguita come i più vogliono dal Quercino , nè
so perchè debba piuttosto attribuirsi ad alcun suo sco-
lare, conforme taluni opinano. Quindi per una scala a
chiocciola si ascende alla stanza abitata già da s. Fi-
lippo ove conservansi molte preziose reliquie di lui, te-
nute in altissima venerazione : nella camera prima di
questa stanza si ammira nella volta un affresco eccel-
lente di Pietro da Cortona, risguardato come il più fi-
nito lavoro uscito dal suo pennello qui in Roma,
Accanto alla chiesa e ad essa congiunto è il nuo-
vo oratorio, e 1’ abitazione de’PP. Filippini· Di queste
due fabbriche fu architetto il cav. Francesco Borromi-
ni, ed il Milizia chiama una stravaganza l’esterna fac-
cia dell’oratorio, e dice poi che è da ammirare in es-
so il meccanismo delle volte: quanto poi all’abitazione
de’PP. , la dice stimabile e fabbricata con molto giu-
dizio. Certo non si può contrastare che il Borromiui
in questa facciata dell’ oratorio non abbia dato prova
dell’ eccedente bizzarrìa del suo ingegno; ma chi non
gli perdonerebbe un simil difetto ed anche altri mol-
ti se vi fossero, solo in grazia della solidità dell’edifi-
zio? Quella volta piana su cui posa una vasta libreria
è rimasta incrollabile fino a noi , e tale rimarrà per
lunghissimo tempo, esempio di statica agli architetti che
sono e saranno. Entro il nominato oratorio si vede nel-
la volta la coronazione in cielo di Maria lavoro del
Dal Corridojo che rimane fra la sacrestia e la chie-
sa si passa alla cappellina posta dietro Γ altare di san
Filippo, fatta ornare da Giulio Donati avvocato conci-
storiale. La volta della camera che incontrasi prima
d’entrarvi ha effigiato in un quadro il santo rapito in
estasi, lavoro sopra il mediocre di Francesco Tornioli
senese. Il quadro sull’altare della detta cappella, espri-
mente il santo fondatore, è un’opera d’ottimo gusto di
tinte, eseguita come i più vogliono dal Quercino , nè
so perchè debba piuttosto attribuirsi ad alcun suo sco-
lare, conforme taluni opinano. Quindi per una scala a
chiocciola si ascende alla stanza abitata già da s. Fi-
lippo ove conservansi molte preziose reliquie di lui, te-
nute in altissima venerazione : nella camera prima di
questa stanza si ammira nella volta un affresco eccel-
lente di Pietro da Cortona, risguardato come il più fi-
nito lavoro uscito dal suo pennello qui in Roma,
Accanto alla chiesa e ad essa congiunto è il nuo-
vo oratorio, e 1’ abitazione de’PP. Filippini· Di queste
due fabbriche fu architetto il cav. Francesco Borromi-
ni, ed il Milizia chiama una stravaganza l’esterna fac-
cia dell’oratorio, e dice poi che è da ammirare in es-
so il meccanismo delle volte: quanto poi all’abitazione
de’PP. , la dice stimabile e fabbricata con molto giu-
dizio. Certo non si può contrastare che il Borromiui
in questa facciata dell’ oratorio non abbia dato prova
dell’ eccedente bizzarrìa del suo ingegno; ma chi non
gli perdonerebbe un simil difetto ed anche altri mol-
ti se vi fossero, solo in grazia della solidità dell’edifi-
zio? Quella volta piana su cui posa una vasta libreria
è rimasta incrollabile fino a noi , e tale rimarrà per
lunghissimo tempo, esempio di statica agli architetti che
sono e saranno. Entro il nominato oratorio si vede nel-
la volta la coronazione in cielo di Maria lavoro del