s. Onofrio 567
L’ interior parto- della chiesa ha una sola navata
Con quattro cappelle due per lato ed il cappellone gran-
de nel mezzo. La prima delle cappelle da mano dirit-
ta, entrando, è dedicata a s. Onofrio ed è tutta abbel-
lita di buone pitture di antica scuola. Nella seconda in-
titolata alla Madonna di Loreto, il quadro dell’ altare
fu colorito da Annibaie Caracci con buon disegno , e
tinte vigorose: la Coronazione è opera d’un suo scola-
re , e le altre pitture son tutte di Gio. Battista Ricci
da Novara. Entrando nella sacrestia , che si trova da
questo lato, si osserva la volta dipinta a fresco da Gi-
rolamo Pesci. L’altare grande, dalla cornice in giù fu
dipinto da Baldassarre Peruzzi , e dalla cornice in su
da Bernardino Pinturicchio. Queste opere di pittura riu-
scirono di tutta perfezione e facevan di loro bella mo-
stra, ma un antico ristauro le svisò per modo che qua-
si affatto ne sono scomparsi i pregi , ed il tempo ha
poi compiuto la ruina. Nella cappella seguente il cav.
Francesco Trevisani dipinse il quadro del B. Pietro da
Pisa, e due suoi scolari eseguirono i laterali. Entro l’ul-
tima, sacra, a s. Girolamo, il quadro col santo venne con-
dotto da Pier Leone Ghezzi; il laterale a cornu cv an-
gela è di Pietro Nelli, l’altro dall’opposto canto fu co-
lorito da Niccolò Ricciolino.
Entro questa chiesa è sepolto l’immortale Torquato
Tasso in una modesta sepoltura a sinistra presso la por-
ta, consistente in una memoria postagli dai PP. Girola-
mini, nel cui convento cessò di vivere quel sommo in-
gegno, correndo Γ anno 1595. Ivi presso però il card.
Bevilacqua eresse un deposito all’insigne epico , ornato
di buoni marmi, col ritratto di lui, ed una lunga iscri-
zione. Sono anche in questo tempio altri monumenti se-
polcrali, che meritano d’essere ricordati; fra di essi è
quello di Giovanni Barclay, celebre letterato scozzese,
L’ interior parto- della chiesa ha una sola navata
Con quattro cappelle due per lato ed il cappellone gran-
de nel mezzo. La prima delle cappelle da mano dirit-
ta, entrando, è dedicata a s. Onofrio ed è tutta abbel-
lita di buone pitture di antica scuola. Nella seconda in-
titolata alla Madonna di Loreto, il quadro dell’ altare
fu colorito da Annibaie Caracci con buon disegno , e
tinte vigorose: la Coronazione è opera d’un suo scola-
re , e le altre pitture son tutte di Gio. Battista Ricci
da Novara. Entrando nella sacrestia , che si trova da
questo lato, si osserva la volta dipinta a fresco da Gi-
rolamo Pesci. L’altare grande, dalla cornice in giù fu
dipinto da Baldassarre Peruzzi , e dalla cornice in su
da Bernardino Pinturicchio. Queste opere di pittura riu-
scirono di tutta perfezione e facevan di loro bella mo-
stra, ma un antico ristauro le svisò per modo che qua-
si affatto ne sono scomparsi i pregi , ed il tempo ha
poi compiuto la ruina. Nella cappella seguente il cav.
Francesco Trevisani dipinse il quadro del B. Pietro da
Pisa, e due suoi scolari eseguirono i laterali. Entro l’ul-
tima, sacra, a s. Girolamo, il quadro col santo venne con-
dotto da Pier Leone Ghezzi; il laterale a cornu cv an-
gela è di Pietro Nelli, l’altro dall’opposto canto fu co-
lorito da Niccolò Ricciolino.
Entro questa chiesa è sepolto l’immortale Torquato
Tasso in una modesta sepoltura a sinistra presso la por-
ta, consistente in una memoria postagli dai PP. Girola-
mini, nel cui convento cessò di vivere quel sommo in-
gegno, correndo Γ anno 1595. Ivi presso però il card.
Bevilacqua eresse un deposito all’insigne epico , ornato
di buoni marmi, col ritratto di lui, ed una lunga iscri-
zione. Sono anche in questo tempio altri monumenti se-
polcrali, che meritano d’essere ricordati; fra di essi è
quello di Giovanni Barclay, celebre letterato scozzese,