718 Chiese
lettura d’Onorio Lunghi, ha un quadro grande condotto
sulle lavagne, rappresentante l’assunzione di Maria co’
dodici apostoli ed angioli belli assai, il tutto colorito di
azzurri oltremarini da Scipion Pulzone da Gaeta. I quat-
tro tondi ne’peducci della cupola di questa cappella, rap-
presentanti Davidde, Giuditta, Ester e Salomone, sono
opere lodatissime di Domenichino, intagliate più volte
in rame: le statue in basso, due sono dell’Algardi, cioè,
la Maddalena ed il s. Giovanni; le altre furono eseguite
da differenti scultori. Il busto del card. Bandini collo-
cato sopra il suo deposito è un buon lavoro di Giulia-
no Finelli. La natività di Cristo dipinta ad olio nella
cappella seguente fu condotta da Marcello Venusti ; le
pitture nella volta, e quelle dai lati colla strage degl’
Innocenti, e coll’angiolo che apparisce a s. Giuseppe, e
di faccia l’Annunziata a buon fresco, uscirono di mano
di Raffaellino da Reggio. Mariotto Albertinelli lavorò
a frate Mariano Feti la cappella che vien dopo : nella
tavola dell’altare dipinse con delicata maniera un s. Do-
menico con s. Caterina da Siena e Cristo, che stando
in braccio a Maria la sposa. Le due istorie di s. Ma-
ria Maddalena nei laterali furono colorite da Polidoro
e Maturino da Caravaggio con bellissimi paesi; la volta
con tre storie della vita di s. Stefano fu dipinta dal
cav. d’Arpino pel card. Sannesio, con più il detto san-
to eseguiti a fresco per di fuori nella facciata. L’ulti-
ma cappella venne dipinta per intero da Gio. Battista
Ricci da Novara. La pittura grande sopra la porta colla
storia de’serpenti è opera del P. Caselli cremonese, fuo-
ri che gli angioli per di sotto che sono del P. Filippo
Maria Galletti, ambidue cherici regolari. Le altre pit-
ture tra le finestre sono di Stefano Pozzi.
In questa chiesa veggonsi due depositi degni di os-
servazione ; in uno riposati le ceneri del card. Guido
lettura d’Onorio Lunghi, ha un quadro grande condotto
sulle lavagne, rappresentante l’assunzione di Maria co’
dodici apostoli ed angioli belli assai, il tutto colorito di
azzurri oltremarini da Scipion Pulzone da Gaeta. I quat-
tro tondi ne’peducci della cupola di questa cappella, rap-
presentanti Davidde, Giuditta, Ester e Salomone, sono
opere lodatissime di Domenichino, intagliate più volte
in rame: le statue in basso, due sono dell’Algardi, cioè,
la Maddalena ed il s. Giovanni; le altre furono eseguite
da differenti scultori. Il busto del card. Bandini collo-
cato sopra il suo deposito è un buon lavoro di Giulia-
no Finelli. La natività di Cristo dipinta ad olio nella
cappella seguente fu condotta da Marcello Venusti ; le
pitture nella volta, e quelle dai lati colla strage degl’
Innocenti, e coll’angiolo che apparisce a s. Giuseppe, e
di faccia l’Annunziata a buon fresco, uscirono di mano
di Raffaellino da Reggio. Mariotto Albertinelli lavorò
a frate Mariano Feti la cappella che vien dopo : nella
tavola dell’altare dipinse con delicata maniera un s. Do-
menico con s. Caterina da Siena e Cristo, che stando
in braccio a Maria la sposa. Le due istorie di s. Ma-
ria Maddalena nei laterali furono colorite da Polidoro
e Maturino da Caravaggio con bellissimi paesi; la volta
con tre storie della vita di s. Stefano fu dipinta dal
cav. d’Arpino pel card. Sannesio, con più il detto san-
to eseguiti a fresco per di fuori nella facciata. L’ulti-
ma cappella venne dipinta per intero da Gio. Battista
Ricci da Novara. La pittura grande sopra la porta colla
storia de’serpenti è opera del P. Caselli cremonese, fuo-
ri che gli angioli per di sotto che sono del P. Filippo
Maria Galletti, ambidue cherici regolari. Le altre pit-
ture tra le finestre sono di Stefano Pozzi.
In questa chiesa veggonsi due depositi degni di os-
servazione ; in uno riposati le ceneri del card. Guido