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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 1): Moderna — Roma: Tipografia delle Belle Arti, 1839

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https://doi.org/10.11588/diglit.68898#0771
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Santissima Trinità’ della missione 741
concio, rappresentante s. Felice di Valois, è di Mr. Lam-
bert, fiammingo: il terzo colla Concezione è di Fran-
cesco Preziado, spaglinolo. Il dipinto dell’ altare grande
fu condotto da Corrado Giaquinto ; e questo cappellone
oltre d’essere abbellito di stucchi dorati, è anche or-
nato con affreschi, tanto nella cupola quanto ne’ peduc-
ci, usciti di mano di Antonio Velasquez , spagnuolo ,
eseguì anche i due ovati laterali all’ altare. Il
Buon pastore sul primo altare dopo il grande, da ma-
no sinistra, è pure opera del detto Velasquez: il s. Gio-
vanni di Matha nel secondo venne dipinto da Gaetano
Lapis: la s. Agnese nell’ultimo fu condotta dal Bene-
fìal. Le pitture nelle volte del coro e della chiesa e
della sacrestia sono di mano di Gregorio Guglielmi; tutti
gli stucchi che formano Γ ornamento del tempio sono
lavori del nominato Baldassarre Mattei, eseguiti sul di-
segno di Giuseppe Hermosilla spagnuolo, che diede an-
che il pensiere per gli ornati degli altari.
SANTISSIMA TRINITÀ’ DELLA MISSIONE.
Chiesa del rione III., Colonna, spettante a’ PP. della
Missione, posta da un lato del palazzo di Montecitatorio.
Nel convento de’ sacerdoti della Missione , instituti da
s. Vincenzo di Paoli, trovasi la chiesa di cui parliamo.
Essa venne edificata nel tempo stesso che il convento,
cioè circa il 1642, da madama Maria de Vignard, du-
chessa d’Auguillon. Moltissimi pontefici, e cardinali eb-
bero a cuore di far sì che sempre più prosperasse que-
sto esimio instituto, volto ad erudire i cherici destinati
a prender gli ordini sacri ed a predicare ai poveri abi-
tanti delle campagne. Sopratutti però si distinse Inno-
cenzo XII. nel beneficare i PP. della Missione, per cui
questi, in attestato di gratitudine, gli eressero nella sala
del convento un busto in marmo, con questa iscrizione
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