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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 2): Moderna — Roma: Tipografia delle belle arti, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.68899#0180
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i58 Luoghi di Beneficenza
rollo, sacerdote di Lucca, si risolvette di fondare pres-
so la detta chiesa uno spedale, ove co’bisognevoli soc-
corsi si ricevessero tutti i suoi concittadini, che fosser
presi dalla febbre; ciò seguì appunto nell’anno 1649.
Oggidì questo spedale ha quattro letti ed uno spe-
daliere, ricevendo in sè a preferenza que’lucchesi fra-
telli della compagnia di s. Croce e Bonaventura i quali
intervengono all’ Oratorio. I superiori della compagnia
medesima amministrano la chiesa e lo spedale. ( Piaz-
za, oper. cit. T. I. trat. II. cap. XXIII. pagg. 117.
e segg. Manichini, oper. cit. par. I. cap. IX. pagg.
65. e 66. ).
SPEDALE DE’TEUTONICI. ( Del Rione V., Pon-
te ). Sin dal 1400., quando venne eretta la chiesa di
«. Maria dell’Anima, di cui si è parlato nel tomo pre-
cedente, venne fondato anche lo spedale sunnominato,
da un tal Giovanni di Pietro fiammingo , a benefizio
tanto de’fiamminghi, quanto de’tedeschi. Fu poscia am-
pliato mollo, in ispecie per la pietà di certo Teodoro
Hiem padirbonese , canonico della cattedrale di Ma-
stricht, volendo che servisse anche per quelli della Ger-
mania Bassa; ciò si fece circa l’anno del giubileo 1Ó00.,
nel pontificato d’ Alessandro VI. Oggi però in questo
spedale piuttosto che altri si ricevono i pellegrini, i
quali se a caso cadono infermi vengono curati in appo-
site stanze, essendo presi da malattie acute, che se fos-
ser cronichi si manderebbero negli spedali pubblici.
( Piazza, oper. cit. T. I. trat. II. cap. XI. pagg. 99.
e 100. Morichini, oper. cit. par. II. cap. IX. pag. 66.).
SPEDALE DE’PORTOGHESI. (Del Rione IV.,
Campo Marzio ). Questo spedale è congiunto alla chiesa
di s. Antonio de’portoghesi, della quale si è tenuto di-
scorso nell’ antecedente volume. Una tal Giovanna da
Lisbona fu la prima fondatrice di esso a prò delle po-
 
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