488 Palazzi e Gallerie
» dendo di carità nell’affetto della pittura, la quale nel
» lineamento e nel colorito mostra eh’ ei si struggea
» d’affezione, pigliando conforto e vita dal mansuetis-
« simo guardo della bellezza di lei e dalla vivezza e
« bellezza del figliuolo. Fecevi Raffaello un putto rit-
» to in mezzo della tavola sotto la nostra Donna, che
» alza la testa verso lei e tiene un epitaffio ( al pre-
« sente è cancellato lo scritto di esso ), che di bel-
« lezza di volto e di corrispondenza della persona non
» si può fare nè più grazioso nè meglio; oltre di che
« v’ è un paese che in tutta perfezione è singolare e
« bellissimo* ( Vasari Vita di Raffaello
3. L’assunzione di Maria, e la sua coronazione in
cielo. Questo quadro venne eseguito per la città di Pe-
rugia a fine di collocarlo nella chiesa di Monte Luce.
E opinione più costante e provata che il disegno di es-
so sia di mano di Raffaello, e che poscia Giulio Roma-
no suo scolare dipingesse la parte superiore, e Fran-
cesco Penni, detto il Fattore , altro discepolo di lui,
colorisse l’inferiore. La forma del quadro è semicirco-
lare; sull’alto si osserva il Redentore seduto sulle nu-
bi, avente a destra la divina Madre a cui pone sul ca-
po una corona; si scorge di sopra lo Spirito Santo che
tutto intorno accende di luce , e ne’ lati sono quattro
angioli: due piccoli che adorano; due più grandi che
spargono fiori. Nel di sotto è la tomba attorno a cui
sono gli apostoli, quali in essa guardando e maraviglian-
dosi di non più trovarvi il corpo di Maria, quali col-
la faccia volta al cielo, quasi là su la vedessero nel suo
seggio di gloria. Certo che questo è un dipinto d’altis-
simo merito, sì pel purgato disegno, sì per la composi-
zione, sì per le movenze variate e naturali, come pu-
re per Parie de’volti esprimentissime.
4. La coronazione di Maria, quadro conosciuto co-
» dendo di carità nell’affetto della pittura, la quale nel
» lineamento e nel colorito mostra eh’ ei si struggea
» d’affezione, pigliando conforto e vita dal mansuetis-
« simo guardo della bellezza di lei e dalla vivezza e
« bellezza del figliuolo. Fecevi Raffaello un putto rit-
» to in mezzo della tavola sotto la nostra Donna, che
» alza la testa verso lei e tiene un epitaffio ( al pre-
« sente è cancellato lo scritto di esso ), che di bel-
« lezza di volto e di corrispondenza della persona non
» si può fare nè più grazioso nè meglio; oltre di che
« v’ è un paese che in tutta perfezione è singolare e
« bellissimo* ( Vasari Vita di Raffaello
3. L’assunzione di Maria, e la sua coronazione in
cielo. Questo quadro venne eseguito per la città di Pe-
rugia a fine di collocarlo nella chiesa di Monte Luce.
E opinione più costante e provata che il disegno di es-
so sia di mano di Raffaello, e che poscia Giulio Roma-
no suo scolare dipingesse la parte superiore, e Fran-
cesco Penni, detto il Fattore , altro discepolo di lui,
colorisse l’inferiore. La forma del quadro è semicirco-
lare; sull’alto si osserva il Redentore seduto sulle nu-
bi, avente a destra la divina Madre a cui pone sul ca-
po una corona; si scorge di sopra lo Spirito Santo che
tutto intorno accende di luce , e ne’ lati sono quattro
angioli: due piccoli che adorano; due più grandi che
spargono fiori. Nel di sotto è la tomba attorno a cui
sono gli apostoli, quali in essa guardando e maraviglian-
dosi di non più trovarvi il corpo di Maria, quali col-
la faccia volta al cielo, quasi là su la vedessero nel suo
seggio di gloria. Certo che questo è un dipinto d’altis-
simo merito, sì pel purgato disegno, sì per la composi-
zione, sì per le movenze variate e naturali, come pu-
re per Parie de’volti esprimentissime.
4. La coronazione di Maria, quadro conosciuto co-