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gior considerazione: Un bassorilievo colla famosa favo-
la di Alope : Una bella statua rappresentante Marzia
Una statua della Musa Euterpe: Una statua pregevole
molto di Ermafrodito : Una statua di Ercole giovane.
Sonori ancora molti busti, fra quali primeggia quello
di D. Olimpia, nipote che, fu d’Innocenzo X., scolpito
dall’ Algardi. Sulla cima del palazzo è una loggia sco-
perta da cui si gode una magnifica e stupenda veduta?
spingendosi l’occhio fino al mare.
In una parte della villa si possono vedere gli avan-
zi di alcune stanze sepolcrali antiche, da cui furono ca-
vate molte vecchie epigrafi romane- Lo spazio intero
di questa sontuosa villa è di cinque in sei miglia, tanto-
ché in essa, oltre le amenità e i comodi accennati, con-
tengonsi ampie praterie, ove pascolano copioso numero
di vacche. Gli attuali possessori, gli eccellentissimi prin-
cipi Doria, si danno ogni cura acciocché questa signo-
rile delizia venga degnamente custodita, e il pubblico
può recarvisi a diporto, come fa appunto ne’giorni fe-
stivi di autunno.
VILLA PAOLINA. Nella strada bellissima, che
dalla piazza di Montecavallo mena alla porta Pia, in vi-
cinanza di questa, e giusto a rimpetto della villa Brac-
ciano, trovasi la villa che sopra nominammo. Essa oc-
cupa un triangolo di terreno non molto grande che ri-
mane fra la porta Pia e la porta Salaria. Qui in origi-
ne fu una vigna de’signori Cicciaporci, gentiluomini fio-
rentini, la qual vigna fu poi comperata dal Cardinal SiL
vio Valenti, che la ridusse per la maggior parte a giar-
dino sul gusto francese, e nel mezzo vi eresse un gen-
tilissimo casino con disegno del cav. Pannini, e lo ador-
nò colle maggiori rarità, che le Indie mandino a noi,
disponendole con elegante simmetria. Questa villa, do-
po la morte del Cardinal Valenti, passò in potere del
gior considerazione: Un bassorilievo colla famosa favo-
la di Alope : Una bella statua rappresentante Marzia
Una statua della Musa Euterpe: Una statua pregevole
molto di Ermafrodito : Una statua di Ercole giovane.
Sonori ancora molti busti, fra quali primeggia quello
di D. Olimpia, nipote che, fu d’Innocenzo X., scolpito
dall’ Algardi. Sulla cima del palazzo è una loggia sco-
perta da cui si gode una magnifica e stupenda veduta?
spingendosi l’occhio fino al mare.
In una parte della villa si possono vedere gli avan-
zi di alcune stanze sepolcrali antiche, da cui furono ca-
vate molte vecchie epigrafi romane- Lo spazio intero
di questa sontuosa villa è di cinque in sei miglia, tanto-
ché in essa, oltre le amenità e i comodi accennati, con-
tengonsi ampie praterie, ove pascolano copioso numero
di vacche. Gli attuali possessori, gli eccellentissimi prin-
cipi Doria, si danno ogni cura acciocché questa signo-
rile delizia venga degnamente custodita, e il pubblico
può recarvisi a diporto, come fa appunto ne’giorni fe-
stivi di autunno.
VILLA PAOLINA. Nella strada bellissima, che
dalla piazza di Montecavallo mena alla porta Pia, in vi-
cinanza di questa, e giusto a rimpetto della villa Brac-
ciano, trovasi la villa che sopra nominammo. Essa oc-
cupa un triangolo di terreno non molto grande che ri-
mane fra la porta Pia e la porta Salaria. Qui in origi-
ne fu una vigna de’signori Cicciaporci, gentiluomini fio-
rentini, la qual vigna fu poi comperata dal Cardinal SiL
vio Valenti, che la ridusse per la maggior parte a giar-
dino sul gusto francese, e nel mezzo vi eresse un gen-
tilissimo casino con disegno del cav. Pannini, e lo ador-
nò colle maggiori rarità, che le Indie mandino a noi,
disponendole con elegante simmetria. Questa villa, do-
po la morte del Cardinal Valenti, passò in potere del