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Nicolas, Felice
Illustrazioni di due vasi fittili ed altri monumenti recentemente trovati in Pesto ... — Rom, 1809

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https://doi.org/10.11588/diglit.3368#0007
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brando ad essi l'incuria presente meno colpevole delle devastazioni
passate ; la Patria in fine ne risentiva un oltraggio . Quando da tali
stimoli punto ancor io, presentai al Governo le pubbliche rimostran-
ze , e posi in vista la necessità di una sollecita riparazione 5 offerendo
la mia opera per tal effetto. Così m'inspirava un entusiasmo , del
quale solo l'amore della Patria è capace , e non m'inspirava invano.

Ottenutone il bramato assenso , mi condussi in Pesto nel de-
cembre del 1804. Fatto ivi sgombrare il maggiore dei Tempj, che di-
cesi di Nettuno, ancor più conobbi allora palese il danno , che sofferto
esso avea in una parte del suo Frontespizio , che guarda l'occidente .
Ivi una colonna, forse colpita da un fulmine, minacciava di cedere, e
di scatenare così tutta la parte del Cornicione, che sosteneva . Era di
fatti sì grave il danno, che ove non si fosse apprestato il riparo , può
tenersi quasi per certo, che il tremuoto della seguente estate, accaduto
nel giorno 2 6. di luglio , avrebbe distrutta una parte interessante di quel
maestoso Edilìzio. Fu allora che si formò il progetto di restaurazione,
che avvalorato poi dalle debite approvazioni si eseguì nella primavera
del 1805., onde prevenire un deplorabile e certo danno . Posto da
canto ogni riflesso di mio individuai rischio e disagio , mi posi alla
direzione d'un' opera così degna . La colonna offesa era stata o dal
fulmine stesso, o da altra ignota cagione resa vuota per lungo trat-
to , fino a non rimanerne che l'esteriore corteccia dal lato occidenta-
le . Conosciuto pertanto il bisogno di rinnovarla in gran parte , si
cercò, e si rinvenne per avventura quella pietra medesima , colla qua-
le gli antichi avevano costrutte le tre Moli ; si ricompose così la co-
lonna , e quella porzione del Cornicione danneggiato , con tale imi-
tazione dell' antico , che i più esperti conoscitori, e gli abitanti stes-
si delle vicine contrade non seppero dopo breve tempo distinguere più
dall' antico il moderno .

Fu sgombrato insieme dalla terra accresciuta dagli spineti e dalle
piante parassite l'altro Edificio , che la Basilica vien chiamato ; e do-
po lunghe fatiche se ne scoprì il vero piano . Lo stesso seguì del pic-
colo Tempio, detto di Cerere, ove si fecero gli opportuni ristauri al
Cornicione esposto all'oriente, che minacciava anch'esso rovina.

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