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Nicolas, Felice
Illustrazioni di due vasi fittili ed altri monumenti recentemente trovati in Pesto ... — Rom, 1809

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https://doi.org/10.11588/diglit.3368#0022
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)o( XVIII )o(

'ne, sono appunto que'due be'versi di Omero nel libro XIX. dell'Iliade, v. 369.
e seg., ove parla dell'armi, che indossò Achille, ch'io trascriverò ora con piacere:

Che suonano appunto nel nostro idioma : Primieramente posasi intorno le gambe i
due be'Schinieri con fibbie d'argento. Egli altri due di Esiodo, Scut. Herc.v. iìj«
e seg., fanno ancora al mio proposito. Eccoli :
KvtijK./cfas òps/xaÀ«o(o (pasicou,
'Htpa'isw xhvrk J'còfa , sre^ì nn^^iriii 'intuii .
Pose intorno le gambe Schinieri di splendido oricalco , incliti doni di Vulcano.
Badate , caro D. Felice, che Omero li dice assettati con fibbie d'argento : co-
me ciò potrebbe farsi , se gli Schinieri avessero dovuto coprire anche le ginoc-
chia ? In tal maniera il soldato non avrebbe potuto marciare. Ed in quel passo
d'Esiodo vedesi chiaramente da quel s-e^ì, eh' egli vuole intendere , intorno la
gamba, e non già al ginocchio. Dal che io rilevo, essere stati messi que'Schinie-
ri nel Sepolcro per semplice fasto, e mera pompa. Poiché vediamo presso Alceo
in Ateneo lib.XIV. cap.j.p.627., che gran pompa faceano gli Antichi di detta par-
te dell'armadura ; imperocché parlando di una casa militare così si esprime:

Ti ogni intorno erano affissi ad occulti chiodi rilucenti Schinieri .
Belli adunque chiama Omero gli Schinieri , e bellissimi sono quelli ritrovati . Il
Turcasso poi, che si è ritrovato nell'istessa Tomba , prova a meraviglia bene } che
il sepolto guerriero non era un Romano ; giacché i Romani non portavano Tur-
casso, e che gli arcieri nelle loro armate erano soldati ausiliarj-, la qual cosa vieti
anche confermata, dal vedersi dipinti sulle paieti di detta Tomba personaggi eoa
barba , che i Romani facevano rasare, fin al tempo d' Adriano, il quale fu il pri-
mo tra gl'Imperatori a portarla; e questo costume durò fin a'tempi di Giuliano,
come egli stesso ne fa fede nel suo Misopogon. E poiché siamo a parlare di Se-
polcri, mi cade acconcio di dire alcuna cosa sulle Tombe degli Antichi, e del lo-
ro proprio, e particolar luogo . Fu antichissima costumanza presso gli Ebrei, Egi-
zj, ed altri popoli di seppellire i morti 5 come ne fan fede fra gli altri Flavio Giu-
seppe , Erodoto, e Diodoro Siculo. Il primo ad essere bruciato fra i Greci fu
appunto Ercole; e serbarono quei popoli un tal costume per lunga stagione. Però
era legge, che extra quìdem urbes sepeliri passim in Graecia consueverant mortui-,
et quìdem juxta vias public as ; ne scilicet cives contactu cadaverum polluerentur ,
aut sepulcrorum , cadaverumve foetor ììs noceret. Per altro questa legge fu trasgre-
dita allora quando dovea darsi sepoltura ad uomini insigni, e rinomati : come
puossi vedere in Plutarco nella vita di Temistocle, ed in Tucidide L. V. II., par-
lando di Brasida; e lo stesso Plutarco nel parlare di Licurgo dice : Lacedaemomìs
concessìt Lìcurgus , sepelìre suos mortuos intra urbes , imo circa tempia. Ed ec-
co , caro D. Felice , con queste testimonianze tolto di mezzo ogni dubbio per
riguardo a' Tumuli rinvenuti nel primo Tempio , ed in ispecie per quello, che già-

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