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Palladio, Andrea
I Qvattro Libri Dell'Architettvra: Ne' quali, dopo vn breue trattato de' cinque ordini, [e] di quelli auertimenti, che sono piu necessarij nel fabricare ; Si Tratta Delle Case Private, delle Vie, dei Ponti, delle Piazze, dei Xisti, et de' Tempij — Venedig, 1581

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https://doi.org/10.11588/diglit.1649#0016
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i« LIBRO
Ma non gli vfarono gli Antichi maggiori di tre diametri di colonna, fuor che nell'ordine Tofano»
nel quale vsandosi lo Architraue di legno : faceuano gli intercolunni] molto larghi ; nè minori di vn
diametro,e mezo,e di questo spatio si seruirono all'hora massimamente, quando faceuano le colon,
riemolto grandi. Ma quegli intercolunni) più de glialtri approuarono, che fussèro di due diametri
di eolonna,& vn quarto;e quella dimandarono bella,& elegante maniera d'intercolunnij. Et si de.
«e auertire che tra gli intercolunnij, ouero spatij,e le colonne deue essere proportione, e corrispon.
denzaipercioche se ne gli spatij maggiori si porranno colonne sintili; si leuerà grandissimaparte del.
l'alpettOjessendo che per lo molto aere,che sarà tra i vani» si seemerà molto della loro grossèzza; e sè
j>er lo contrario nelli ipatij stretti si faranno le colonne grossc, per la strettezza,& angustia de eli spa.
*.ij faranno vrfalbetto gonfio,e senza gratia. E perà se gli spatij eccederanno tre diametrijsi faranno
le colonne grolle perla fèttimaparte dellaloro altezza,come ho oiTeruato di sotto nell'ordine Toscj
no. Ma se gli Ipatij saranno tre diametri de colonne saranno lunghe sette teste e meza,ouero otto,co-
me nell'ordine Doricox se di due,& vn quarto.le colonne saranno lunghe noue teste,come nel Ioni,
coje se di due,si faranno le colonne lunghe noue teste e meza,come nel Corinthio.-efinalmente se sa-
ranno di vn diametro e mezo; saranno le colonne lunghe dieci reste,come nel Composito. Ne"quali
ordini ho hauuto questo risguardo, accioche siano come vn'esempio di tutte quelle maniere d'inter-
colunnij j lequali ci sono ingegnate da Vitruuio alcap. sopradetto. Deono essere nelle fronti de gli
edifici) le colonne parhaccioche nel mezo venga vn"intercolunnio,il quale sifarà alquanto maggior;
de gli altri,accioche meglio si veggano le porte,e le entrate,che sisogliono mettere nel mczo;e que-
sto quanto à i colonnati semplici. Mase fi faranno le Loggie co i pilastri, coli si doueranno disporre,
che i pilastri non siano manco grossi del terzo del vano,che sarà tra pilastro,e pilastro: e quelli,che sa-
ranno ne i cantoni; andaranno grossi per li due terzi;accioche gli angoli della fabrica venganoad es-
sere sodi, e forti. E quan do haueranno à sostentare grandissimo carico, come n e gli edificij molto
grandi ; all'hora li faranno grossi per la metà del vano, come sono quelli del Theatro di Vicenza, e
deli'Anfitheatro di Capua ; ouero per li due terzi, come quelli del Theatro di Marcello in Roma ; 5
del Theatro di Ogubio: il quale horaè del Sig.Lodouico de'Gabrielli gentil'huomo di quella Città.
Gli fecero gli Antichi alcuna volta ancho tanto grossi,quanto era tutto il vano, come nel Theatro di
Verona in quella parte*che non è lbpra il Monte. Ma nelle fabrichepriuate non si faranno nè mero
grossi del terzo del vano,nè più de i due terzi,&douerebbono esser quadri :ma per seemare la spesa,
c per fare il luogo da parteggiare più largo si faranno manco grossi per fianco di quello, che siano in
sronte,e per adornare la facciatassi porranno nel mezo delle fronti loro meze colonne,ouero altri pi.
lastri,che tolgano suso la cornice,che sarà sopra gli archi della Loggia;e saranno della grossezza.^clic
richiederanno le loro altezze,secondo ciaseun'ordirie, come ne i seguéti capitoli & disegni si vederi
A intelligenza de'quali (acciò ch'io non habbia è replicare il medesimo più volte ) è da i'apersi, ch'io
nel partire, e nel misurare detti ordini non ho voluto tor certa,e detcrminata misura,cioè particolare
ad alcuna Città,come,braccio,ò piede,ò palmo; sapendo che le misure sono diuerse, come sono di-
Uerse le Città,e leregioni;Ma imitando Vitruuio, il quale partisce,e diuide l'ordine Dorico con vna
rnisura cauata dalla grossèzza dellecolonna,Iaqualeècommune à tutti, e da lui chiamata Modulo;
mi seruirò ancor io di tal rnisura in tutti gli ordini,c sarà il Modulo il diametro della colonna da has-
sodiuisoinminutisess'antajfuorchenelDoricomelqualeilModuio sarà per il mezo diametro della
colonna,e diuiso in trenta minuti;perche cosi riesee più commodo ne' compartimenti di detto ordi-
ne . Onrfe potrà ciaseuno facendo il Modulo maggiore, c minore secondo la qualità della fabrica
seruirsi delle proportioni, & delle sacome disegnate à ciaseun'ordine conuenienti.
DELL'ORDINE TOSCANO. Cap. XIIIL
ORDINE Tosèano,per quanto ne dice Vitruuio,e si vede in etretto,è il più schiet-
to,e semplice di tutti gli ordini dell'Architettura; percioche ritiene in sedi quella
primiera antichità,e manca di tutti quegli ornamentijche rendono gli altri riguarde
uoli,e belli. Questo hebbe origine in Toscana nobilissima parte di Italia,onde anco-
ra scrbail nome. Le colonne con basa,e capitello deono eiTcr lunghe sette moduli,e
si rastremano di sopra la quarta parte della loro grossèzza. Se si saranno di questo or-
dine colonnati semplici;si potranno fare gli spatij molto grandi: perche gli A rchirraui si fanno di le* 1
gno,e dciò riesee molto commodo per l'uso di Villa,percagione de'Carri, & d'altri istrumenti rudi-
chj, & e di picciola spesa;Ma se si faranno pone, ò loggie con gli Archi ; si seruaranno le misure poste
nel
 
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