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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0250
23o MARTINO
Martino fu veramente erudito Architetto , ed aveaj
cognizione per la lunga esperienza de' suoi antenati del mo-
do di fondare, inalzare , e fabbricare perfettamente con tut-
ti quegli avvertimenti necesiarj ad uno stabile edisicio? ed
aveva ancora qualche introduzzione di capriccio , ma Io sti-
le di semplice , e savio Architetto fu sempre poco" cono-
sciuto nell'i opere sue . Finché vitfe Onorio suo Padre lì
contenne sotto la sua obbedienza , e direzzione 3 ma quan-
do questi morì, diede Martino la liberta al suo talento li-
cenzioso , e cominciò ad operare a capriccio . Le prime
furie del suo fìrano cervello si sfogarono nella fabbrica di
S. Carlo al Corso già incominciata dal Padre , ed ivi pensò
di farli Capo di novità con introdurre maggiori sveltezze
delle già aslegnate dagli antichi maestri, strane foggie di or-
nati non più veduti, accrescendo , e diminuendo membri ai
capitelli , alle basi , agli architravi , ed alle cornici . Per-
che le novità furono sempre pericolose , non guadagnò mol-
ti scguaci, ne molti applaudendolo si dierono ad imitarlo >
come avrebbe preteso . In vedere le opere degli altri Archi-
tetti del suo tempo riconosceva una cosa aitai lontana dalla
sua introduzzione , e perche era di cervello torbido , e vio-
lento dava nelle scandescenze oltraggiando , e vilipendendo
le operazioni degli .altri , e quello con tanta pubblicità , e
sfacciataggine , che si rendeva ridicolo nelle piazze ove in
mezzo ai circoli faceva pazzamente schiamazzi , e rumori lon-
tani da ogni modestia civile. Per queste cagioni si era con-
citato 1' odio di ciascheduno , ed in particolare di tutti del-
la profesiìone, ed egli, che se n'avvedeva , perche era fu-
rioso , e manesco , quando incontrava qualcheduno degli emo-
li suoi, lo motteggiava, lo provocava , ed anco lo incita-
va a disfida dell' armi.
Usò il Lunghi di cingere sempre la spada, ma in una
forma strana , e bizzarra facendole l'ornamento della guar-
dia ora di cristallo , ed ora di. altre materie capricciose ,
e per-
Martino fu veramente erudito Architetto , ed aveaj
cognizione per la lunga esperienza de' suoi antenati del mo-
do di fondare, inalzare , e fabbricare perfettamente con tut-
ti quegli avvertimenti necesiarj ad uno stabile edisicio? ed
aveva ancora qualche introduzzione di capriccio , ma Io sti-
le di semplice , e savio Architetto fu sempre poco" cono-
sciuto nell'i opere sue . Finché vitfe Onorio suo Padre lì
contenne sotto la sua obbedienza , e direzzione 3 ma quan-
do questi morì, diede Martino la liberta al suo talento li-
cenzioso , e cominciò ad operare a capriccio . Le prime
furie del suo fìrano cervello si sfogarono nella fabbrica di
S. Carlo al Corso già incominciata dal Padre , ed ivi pensò
di farli Capo di novità con introdurre maggiori sveltezze
delle già aslegnate dagli antichi maestri, strane foggie di or-
nati non più veduti, accrescendo , e diminuendo membri ai
capitelli , alle basi , agli architravi , ed alle cornici . Per-
che le novità furono sempre pericolose , non guadagnò mol-
ti scguaci, ne molti applaudendolo si dierono ad imitarlo >
come avrebbe preteso . In vedere le opere degli altri Archi-
tetti del suo tempo riconosceva una cosa aitai lontana dalla
sua introduzzione , e perche era di cervello torbido , e vio-
lento dava nelle scandescenze oltraggiando , e vilipendendo
le operazioni degli .altri , e quello con tanta pubblicità , e
sfacciataggine , che si rendeva ridicolo nelle piazze ove in
mezzo ai circoli faceva pazzamente schiamazzi , e rumori lon-
tani da ogni modestia civile. Per queste cagioni si era con-
citato 1' odio di ciascheduno , ed in particolare di tutti del-
la profesiìone, ed egli, che se n'avvedeva , perche era fu-
rioso , e manesco , quando incontrava qualcheduno degli emo-
li suoi, lo motteggiava, lo provocava , ed anco lo incita-
va a disfida dell' armi.
Usò il Lunghi di cingere sempre la spada, ma in una
forma strana , e bizzarra facendole l'ornamento della guar-
dia ora di cristallo , ed ora di. altre materie capricciose ,
e per-