SOPRA UN ANTICO NIDO n
XXXV.
Da cui infrante sì beli' opre,
Il femineo, e viril sello
Non rimase in tutti esprelso,
E a fatica si discopre. u
XXXVI.
Poiché sazj ebbe i bei lumi
D'olservar quel raro salso,
Pensierosa muove il passò -
Verso i vecchi suoi volumi..
XXX VII.
De i Scrittor della Natura
A gran fascio il braccio stese;
Di Stagìra il Savio, prese,} \
Che narrò con somma cura ;
XXXVI.1I.
Quei fuor d'ordine , e di legge
Fortentosi casi e strani
Degli antichi parti umani.
Ecco , dille, qui si legge
XXXIX.
Che una madre ( e il leslì anch' io)
Cinque a un parto sani figli,
Più feconda de' conigli,
Quattro volte partorìo.
XL.
Poi depon lo Stagirita,
Plinio svolge , e in quello espressi
I quinari parti stessi
Chiaramente ella mi addita;
B 2 E mi
XXXV.
Da cui infrante sì beli' opre,
Il femineo, e viril sello
Non rimase in tutti esprelso,
E a fatica si discopre. u
XXXVI.
Poiché sazj ebbe i bei lumi
D'olservar quel raro salso,
Pensierosa muove il passò -
Verso i vecchi suoi volumi..
XXX VII.
De i Scrittor della Natura
A gran fascio il braccio stese;
Di Stagìra il Savio, prese,} \
Che narrò con somma cura ;
XXXVI.1I.
Quei fuor d'ordine , e di legge
Fortentosi casi e strani
Degli antichi parti umani.
Ecco , dille, qui si legge
XXXIX.
Che una madre ( e il leslì anch' io)
Cinque a un parto sani figli,
Più feconda de' conigli,
Quattro volte partorìo.
XL.
Poi depon lo Stagirita,
Plinio svolge , e in quello espressi
I quinari parti stessi
Chiaramente ella mi addita;
B 2 E mi