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Raffei, Stefano; Winckelmann, Johann Joachim
Il nido: canzone didascalica sopra un antico nido di marmo esistente nella villa dell' ... Cardinale Alessandro Albani — Rom, 1778 [Cicognara, 2506-3]

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https://doi.org/10.11588/diglit.18728#0026
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ANNOTAZIONI

erano usi di fare , le avrà prese in prestito. Che che siane : nella soprallodata
Edizione Pliniana di Parigi la parola effigies fa ben tradotta ssatues 'y ma che il
pófiit di Plinio;, ristretto alle statue di soggetti maravigliosi3si debba intendere
assblutaménte di statue da Pompeo stesso fatte fare da famosi artefici non so
quanto sia certo. Al tempo del gran Pompeo vi furono de' valenti statuarj e
in Grecia, e in Roma , e credo che molte statue del suo teatro fodero da
quelli lavorate per ordin suo. Fra gli altri v'era Arcesilao famigliare di Lucio
Lucullo che lavorò pel foro di Giulio Cesare la Venere genitrice (r). Ma il
gusto delle statue antiche in quel tempo era assai maggiore , che nel presente
secolo , e le primarie famiglie facevano a gara per porre nelle loro case, e
nelle ville Y opere degli antichi scultori più rinomati , di Fidia 3 di Prassìte-
le 3 di Scopa Pario , di Pittagora , e di altri molti del medesimo credito di
eccellenza nell5 arte, i quali sono per lo più onorati da Plinio con Y aggiun-
to di magni, insigni, sommi. Non sembra però credibile che Pompeo avesse
voluto adornare il suo teatro di statue solamente lavorate nel tempo suo , in
cui non vi poteva essere così gran copia di sommi artefici da lavorarne in poco
tempo la quantità necessaria per gli ornamenti di così vasto teatro ; ma vi
avrà poste ancora P opere de'più eccellenti , e famosi scultori della Grecia.
Noi sappiamo che Nicerato Ateniese aveva fatto la statua di colei, che par-
torì l'elefante5 e Periclimeno quella della madre de'trenra parti : e che que-
ste due sono annoverate nel teatro Pompejano tra le per fama mirabili. Che
fossero individualmente le medesime non si può asserire con sicurezza , ma è
molto Verisimile , che, e per la sua gran potenza , e per P innumerabile quan-
tità di statue de primarj scultori da ogni parte della Grecia già trasportate , a
lui fosse riuseito di avere tutti gli originali de' magni artefici 3 che quelle figu-
re mirabili per fama , e nel teatro collocate , aveano scolpite . Sia come si vo-
glia, erano statue di eccellente disegno, e di perfetto lavoro.
XLV. La Storia fatta la narrazione de i parti della madre Pelopon-
nesìa comincia ad asserire, che il nido era (imbolo a significarla * E primie-
ramente lo prova con le regole della Scultura, la quale con gli attributi e
simboli di chiara significazione cerca di fat comprendere le prerogative de'
soggetti rappresentati, e le note istorie e favole con la vista di quelli richia-
mare alla mente . Infatti non fu mai collume de' sommi artefici di munire le
loro figure con l'iscrizzione del Fatto. Al più alcuna volta per particolari
motivi v' incidevano il nome della persona rappresentata . Eglino volevano
che i pregi e il fatto da i simboli, non dalla scrittura si comprendessero . E a
gran ragione : Conciossiache l'invenzione , e la novità del disegno dimortra-
va ancora il talento e il sapere dello Scultore , oltre Y eccellenza nell' arte.
La
(i) Pin. L.xxxy. cap.xi 11. pag.24^-
 
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