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https://doi.org/10.11588/diglit.3396#0351
j?o ICONOLOGIA
tniserie nostre, & Dante nel lib. 3 .del Purgatorio soprà di ciò così dice :
Ho) •al.ìs'uvM li peccati mie i
Ma la bontà insinita ha sì gran bracete
Che prende ciò che si riuolge à lei.
Gii si dipinge d canto lVcello pola, perciòche appresso gl'Egitti; signi-
ficaua misericordia , come si può vedere in OrcLApolline.
M 0 X D °' K„^>
Come dipinto dal Boccaccio nel primo libro della Genealogia
dilli Dei, con le quattro sue Vaiti.
PE R il Mondo dipinse il Boccaccio nel luogo citato, & ne i commen-
ti Ieroglitìci di Pierio Valeriano , Pan con faccia caprina, ài colore
rosso infocato , con le corna nella fronte, che guardano in Cielo, la bar-
ba lunga, & pendente verso il petto, & ha in luocho di veste vna pelle di
pantera, che li cinge il petto, & le spalle tiene con l'vna delle mani vna_,
bacchetta, la cima della quale è riuolta in guila di pafioraje, & con l'al-
tra la fittola istromcnto di sette canne, dal mezo in giù è in forma di ca-
pra pcloso , & ispido.
Et Silio Italico lo dipinge ancor egli in questa guisa cosi dicendo.
lieto delle sue svsse Van dimena
La picchi coda, & ha dì acuto pino
Le tempie cinte, e dalla rubiconda
Fronte eseono due breui corna, e sono
L'orecchie qual di capra lunghe, <jr hirte
L-'hiJpida barba jeende [opra il petto
Dd duro mento, e porta questo Dio
Sempre vna verga pajìorale in mano
Cui cinge i sianchi di timida Dama
La maculo/a pelle il petto, e il dorso.
Pan è voce Greca, & in nostra lingua signisical'vniuerso > onde gli an-
tichi volendo lignificare il Mondo per questa figura intenàeuano per li
corni nella guilà che dicemmo, il Sole, & la Luna, & il Boccaccio nel
sopradetto luogo vuole, che li detti corni riuolti al Cielo,mostrino i cor-
pi celesti, & gli effetti loro nelle cose di qua giù.
La faccia roda, & infocata, significa quel foco puro, che fta sopra gli
altri Elementi, in confine delle celesti sfere.
La barba lunga, che va giù per lo petto, mostra che i due Elementi sa*
periori, cioè l'aria , e'1 fuoco sono di natura, e forza masehile , & man-
dano le loro impresfioni di natura fominile.
Ci rappresenta la maculosa pelle, che gli cuopre il petto, & le spalle*
l'ottaua sfera, tutta dipinta di chianssìme stelle, la quale parimente ce
pre tutto quello che appartiene alla natura delle cose.
La verga dimostra il gouerno della natura, per la quale tutte le cose^
(massime quelle che mancano di raggione) sono gouernate, & nelle su'
operationi sono anco guidate, i determinato fine.
Si dim-
tniserie nostre, & Dante nel lib. 3 .del Purgatorio soprà di ciò così dice :
Ho) •al.ìs'uvM li peccati mie i
Ma la bontà insinita ha sì gran bracete
Che prende ciò che si riuolge à lei.
Gii si dipinge d canto lVcello pola, perciòche appresso gl'Egitti; signi-
ficaua misericordia , come si può vedere in OrcLApolline.
M 0 X D °' K„^>
Come dipinto dal Boccaccio nel primo libro della Genealogia
dilli Dei, con le quattro sue Vaiti.
PE R il Mondo dipinse il Boccaccio nel luogo citato, & ne i commen-
ti Ieroglitìci di Pierio Valeriano , Pan con faccia caprina, ài colore
rosso infocato , con le corna nella fronte, che guardano in Cielo, la bar-
ba lunga, & pendente verso il petto, & ha in luocho di veste vna pelle di
pantera, che li cinge il petto, & le spalle tiene con l'vna delle mani vna_,
bacchetta, la cima della quale è riuolta in guila di pafioraje, & con l'al-
tra la fittola istromcnto di sette canne, dal mezo in giù è in forma di ca-
pra pcloso , & ispido.
Et Silio Italico lo dipinge ancor egli in questa guisa cosi dicendo.
lieto delle sue svsse Van dimena
La picchi coda, & ha dì acuto pino
Le tempie cinte, e dalla rubiconda
Fronte eseono due breui corna, e sono
L'orecchie qual di capra lunghe, <jr hirte
L-'hiJpida barba jeende [opra il petto
Dd duro mento, e porta questo Dio
Sempre vna verga pajìorale in mano
Cui cinge i sianchi di timida Dama
La maculo/a pelle il petto, e il dorso.
Pan è voce Greca, & in nostra lingua signisical'vniuerso > onde gli an-
tichi volendo lignificare il Mondo per questa figura intenàeuano per li
corni nella guilà che dicemmo, il Sole, & la Luna, & il Boccaccio nel
sopradetto luogo vuole, che li detti corni riuolti al Cielo,mostrino i cor-
pi celesti, & gli effetti loro nelle cose di qua giù.
La faccia roda, & infocata, significa quel foco puro, che fta sopra gli
altri Elementi, in confine delle celesti sfere.
La barba lunga, che va giù per lo petto, mostra che i due Elementi sa*
periori, cioè l'aria , e'1 fuoco sono di natura, e forza masehile , & man-
dano le loro impresfioni di natura fominile.
Ci rappresenta la maculosa pelle, che gli cuopre il petto, & le spalle*
l'ottaua sfera, tutta dipinta di chianssìme stelle, la quale parimente ce
pre tutto quello che appartiene alla natura delle cose.
La verga dimostra il gouerno della natura, per la quale tutte le cose^
(massime quelle che mancano di raggione) sono gouernate, & nelle su'
operationi sono anco guidate, i determinato fine.
Si dim-