su* casastfaeesie vn Tempio, consaerato al merito del/m tcip tre.
Trouasi ancoraché Tlatoncgran parte della sm dottrina cane suor a delle sm
secretcsge, nelle quali ancora isanti "Proseti l'aseosero. E Cbriìlcchefui''adem-
pimento delle Trosetie, occultò gran parte de' Jecreti diuini sitto Cosutrìtà delle
[ne parabole\
fu adunque lasapien%* degli Egitti) come huomo horrido, e ma! veslito ador-
nato dal tempo per conseglio dell'esperìen-^a,cbe mossraua esiermale celar gì'indi'
ci} dt' luogkiytie' quali sono i T esori > accioebe tutte assaticandosi amuinoper que-
fio mezzoa qualche grado di selicità. QuesloveSìiresuil comporrei corpi del-
l'imaginì dìfìinte di colori alle proportioni di molte varietàton belle attttudinii&
eon esquistta delìcatura, e dell'altre, & delle tose iilejse, dalle quali non è alcuno,
che alla prima risia non si sentamuouere vn certo destderio d'inutsligare a che
sine sieno con tale dispositione, ed ordini rappresentate. Quesla curiofìtà -piene an
cora accrejciuta dalvederei nomi delle cojresottoscritteals isttjse imaginì. E r
far cosa da ossemarsi ilsottoscriuere i nomi, eccetto quando deuono essere in sot
d'Enigma , per chesen\a la c-ognitione del nome non si può penetrare alta co}
itone della cosa fìgnisicata, fé non sono imaginitriuìali, che per l'rso alla fri
■visla da tutti ordinariamente si riconoseono ; s'appoggia il mio parere al coHi
degli antichi, i quali nelle medaglie loro imprimeuanoanebo i nomi delle imt
ni rappresentate, onde leggiamo inesie, ^ibundantia > Concordia, Fa titudo,
licitas, Tax, Trouidentìa, "Pietas, Salus, Securitastficloria, FirtusycmiUea
nomi intorno alle loro sigure.
E quetto è quanto mi è pompo conueneuolescriuere fersodisfattione di quelli
che si compiacciono déllenostresatiche : laiche, come in tutta
il retto dell'opera , sé l'ignoranza si tira addosio qualche
biasimo yhauerò caro, che venga in partesgrana-
ta dàlia dilìgen'taidallaqualeprincipal-
menteboasfettata lode,tdbo
tolto volentieri il tempo
agliocchijfer
darlo
ttd penna ,aeciochevenendo l'opera» benigni Uh
tori, in mano vossra, io conosea da qual-
che applauso delle voslre lingue
di non hauer perduto
Utempo,Jcri-
fendo.
ABBON
Trouasi ancoraché Tlatoncgran parte della sm dottrina cane suor a delle sm
secretcsge, nelle quali ancora isanti "Proseti l'aseosero. E Cbriìlcchefui''adem-
pimento delle Trosetie, occultò gran parte de' Jecreti diuini sitto Cosutrìtà delle
[ne parabole\
fu adunque lasapien%* degli Egitti) come huomo horrido, e ma! veslito ador-
nato dal tempo per conseglio dell'esperìen-^a,cbe mossraua esiermale celar gì'indi'
ci} dt' luogkiytie' quali sono i T esori > accioebe tutte assaticandosi amuinoper que-
fio mezzoa qualche grado di selicità. QuesloveSìiresuil comporrei corpi del-
l'imaginì dìfìinte di colori alle proportioni di molte varietàton belle attttudinii&
eon esquistta delìcatura, e dell'altre, & delle tose iilejse, dalle quali non è alcuno,
che alla prima risia non si sentamuouere vn certo destderio d'inutsligare a che
sine sieno con tale dispositione, ed ordini rappresentate. Quesla curiofìtà -piene an
cora accrejciuta dalvederei nomi delle cojresottoscritteals isttjse imaginì. E r
far cosa da ossemarsi ilsottoscriuere i nomi, eccetto quando deuono essere in sot
d'Enigma , per chesen\a la c-ognitione del nome non si può penetrare alta co}
itone della cosa fìgnisicata, fé non sono imaginitriuìali, che per l'rso alla fri
■visla da tutti ordinariamente si riconoseono ; s'appoggia il mio parere al coHi
degli antichi, i quali nelle medaglie loro imprimeuanoanebo i nomi delle imt
ni rappresentate, onde leggiamo inesie, ^ibundantia > Concordia, Fa titudo,
licitas, Tax, Trouidentìa, "Pietas, Salus, Securitastficloria, FirtusycmiUea
nomi intorno alle loro sigure.
E quetto è quanto mi è pompo conueneuolescriuere fersodisfattione di quelli
che si compiacciono déllenostresatiche : laiche, come in tutta
il retto dell'opera , sé l'ignoranza si tira addosio qualche
biasimo yhauerò caro, che venga in partesgrana-
ta dàlia dilìgen'taidallaqualeprincipal-
menteboasfettata lode,tdbo
tolto volentieri il tempo
agliocchijfer
darlo
ttd penna ,aeciochevenendo l'opera» benigni Uh
tori, in mano vossra, io conosea da qual-
che applauso delle voslre lingue
di non hauer perduto
Utempo,Jcri-
fendo.
ABBON