43* ICONOLOGIA
RerubHca Romana nelle sue xi j.TauoIe prese dalla regalata Repub.^trieniese.
Siede in Tribunale, perche neili Tribunali sedendo,secondo le leggi da' dotti
legisti giudicar si deue.
Ha la diadema in tetta » per elTèr ella /anta determinatlone ; e con ragione^,
santadir si può la legge, perche è cagione, chesiesicrcitiilbene,&si fugga il
male ; laonde tiene Demolìene , che la leggerla vnritrouato, e dono di Dio,
alla quale conuicne, chetutti gli huomini obbediscano . Lex est,cui omnes ho-
mires obtewperare cementi, cutn oh alia multa , tum nel eo maxime, quod lex
omnis inuentum qttìdem , ac Deìmunttsess . Però l'Orator Romano chiamò le
leggi. Sahfìiontsjacratf!, & [aerata lega ; Le quali leggi, come sante, SC,
(acre non si pollono ""violare lenirà conatgna pena.
Tiene lo fcettro nella delira, pere he comanda cose giufie, ed honelte,e prò*
hibisceleajntrarie,come Regina di tutte le genr,riuerita fin dalli Rè, che rotto
loseettro del dominio lorola fanno riuriire,edosseiuare da tutti li (uoi popoli.
Il libro denota la legge seritta,laquale traudire non si deue,essèndo in ella
porta la salute delle Città . In legibus poslta, ejt Ciuitatis Jalus, dille il Prin-
cipe de'Filosofi nel primo libro della Rettoricacap. 14, le non fulle la legge ,
che lega la sfrenata licerla, il mondo sarebbe totalmente dilloluto , e ripieno
d'inganni,d'ingiurie, di torti, d'oltraggi, e di mille missatti, per li quali si tur-
batebbel''vniuers»l quiete,* perirebbe la salute d'ogni Città,però i> medr simo
Filosofonel tetsro della Republicadice, Lrgemprterjse Ciuitati eSì optabile .
Il Regno Papale, e la Corona Imperiale tenuti dalla man sinisttalbpra il li-
bro sono simbolo dell'vna, e dell'altra legge,Canonica ,e Ciud*, Pontificia, t^
Celtica, nelle quali si comprende la seien^a della legge diuina ,cd humana »
Fine della prima Tarte •
RerubHca Romana nelle sue xi j.TauoIe prese dalla regalata Repub.^trieniese.
Siede in Tribunale, perche neili Tribunali sedendo,secondo le leggi da' dotti
legisti giudicar si deue.
Ha la diadema in tetta » per elTèr ella /anta determinatlone ; e con ragione^,
santadir si può la legge, perche è cagione, chesiesicrcitiilbene,&si fugga il
male ; laonde tiene Demolìene , che la leggerla vnritrouato, e dono di Dio,
alla quale conuicne, chetutti gli huomini obbediscano . Lex est,cui omnes ho-
mires obtewperare cementi, cutn oh alia multa , tum nel eo maxime, quod lex
omnis inuentum qttìdem , ac Deìmunttsess . Però l'Orator Romano chiamò le
leggi. Sahfìiontsjacratf!, & [aerata lega ; Le quali leggi, come sante, SC,
(acre non si pollono ""violare lenirà conatgna pena.
Tiene lo fcettro nella delira, pere he comanda cose giufie, ed honelte,e prò*
hibisceleajntrarie,come Regina di tutte le genr,riuerita fin dalli Rè, che rotto
loseettro del dominio lorola fanno riuriire,edosseiuare da tutti li (uoi popoli.
Il libro denota la legge seritta,laquale traudire non si deue,essèndo in ella
porta la salute delle Città . In legibus poslta, ejt Ciuitatis Jalus, dille il Prin-
cipe de'Filosofi nel primo libro della Rettoricacap. 14, le non fulle la legge ,
che lega la sfrenata licerla, il mondo sarebbe totalmente dilloluto , e ripieno
d'inganni,d'ingiurie, di torti, d'oltraggi, e di mille missatti, per li quali si tur-
batebbel''vniuers»l quiete,* perirebbe la salute d'ogni Città,però i> medr simo
Filosofonel tetsro della Republicadice, Lrgemprterjse Ciuitati eSì optabile .
Il Regno Papale, e la Corona Imperiale tenuti dalla man sinisttalbpra il li-
bro sono simbolo dell'vna, e dell'altra legge,Canonica ,e Ciud*, Pontificia, t^
Celtica, nelle quali si comprende la seien^a della legge diuina ,cd humana »
Fine della prima Tarte •